Di Maio annuncia che Lino Banfi rappresenterà il governo italiano nella commissione per l'Unesco

Finito di raccontare balle sul franco coloniale come fantomatica «causa» dell'immigrazione, Luigi Di Maio si è vantato di come Lino Branfi abbia partecipato alla sua presentazione propagandistica di una imprecisata legge sul "reddito di cittadinanza" in vista delle europee, precisano che quell'endorsement è stato prontamente ricompensato con una nomina a rappresentante dell'Italia all'Unesco.
Preferendo la popolarità alla competenza, Di Maio predilige l'attore che è diventato famoso attraverso i suoi film trash con Edwige Fenech a chi ha studiato una vita. E chissà che ora non dispensi altri ruoli istituzionali a ex-tronisti, gieffini, ballerine sovrastaste o calciatori in quella sua ottica per cui la lottizzazione dello stato deve essere eseguita sulla base del ritorno elettorale che potrebbe derivare dal proporre personaggi televisivi.

Riconformando come lui e Salvini odino le sedi istituzionali dato che preferiscono dispensare dirette propagandistiche dalle loro pagine Facebook personali, è dalla sua paginetta che Di Maio annuncia che: «Come governo abbiamo individuato il maestro Lino Banfi perché rappresenti il governo nella commissione italiana per l'Unesco. Abbiamo fatto Lino Banfi patrimonio dell'Unesco».
E per quanta stima si possa avere per Banfi, pare difficile domandarsi se davvero sia lui l'uomo più adatto a rappresentare l'Italia in una sede come quella, certi che per identifica, proteggere, tutelare e trasmettere alle alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo non fa particolare curriculum l'aver fatto ridere migliaia di italiani con battute come: «Marado? Maradona! Maradònna benedetta dell’incoroneta».
Tra i compiti della Commissione ci sono il fornire pareri e raccomandazioni al Governo e alle pubbliche amministrazioni sull'elaborazione e valutazione dei programmi Unesco; il collaborare con gli organi competenti per l'esecuzione delle decisioni prese alla Conferenza generale dell'Unesco; il produrre documenti e pubblicazioni periodiche per diffondere informazioni su principi, obiettivi ed attività dell'Unesco; il pubblicizzare le problematiche trattate dall’Unesco; l'organizzare e promuovere incontri, convegni, corsi e altre attività di formazione e di studio nelle materie di competenza dell'Unesco.


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