Il bacio tra tra Colton Haynes e Charlie Carver in Teen Wolf? Per Google è un «contenuto scioccante»
Sarebbe interessante conoscere quali siano criteri con cui i censori di Google stabiliscono quali pagine debbano essere ritenute degne della loro pubblicità e quali debbano essere escluse. Ad esempio, è guardando alle pagine della Nuova Bussola Quotidiana o dell'Uccr che pare evidente loro non abbiano alcun problema con chi promuove fantomatiche «terapie riparative» dell'omosessualità o chi promuove odio contro le persone lgbt. Ma se poi guardiamo alle contestazioni che hanno rivolto a noi di Gayburg, scopriamo che è sufficiente criticare l'ode al sesso bareback pronunciata da Mario Adinolfi perché l'articolo sia considerato un «contenuto per adulti».
Lo stesso marchio è stato riservato anche alle immagini di Fabio Basile che Mediaset Extra ha trasmesso in in piena fascia protetta, a qualunque calendario mostrasse persone senza maglietta e persino alla biografia dell'attore statunitense Chris Pine.
Ci è stato vietato di raccontare dell'ente australiano che ha rifiutato la donazione di Dave Marshall, ci è astato detto non avremmo dovuto parlare della censura dei contenuti per soli adulti su Tumblr e neppure della messa al bando dei Worwick Rovers dalla Russia di Putin... L'elenco potrebbe essere infinito, dato che le loro contestazioni riguardano 138 pagine e 33 categorie esclusi quei contenuti che davvero potrebbero essere per soli adulti e che già escludono i loro banner.
A titolo esemplificativo, potremmo citare il caso dell'articolo in cui raccontavamo dell'inglese che adescava ragazzi su Grindr allo scopo di cercare di contagiarli volontariamente con l'HIV: contattammo il servizio clienti per chiedere spiegazioni della presunta violazione dato che l'immagine contestata era la stessa che risultava pubblicata su decine di siti di informazione che diedero la stessa notizia e sui quali i loro banner risultavano attivi. Ci dissero che non dovevamo chiedere e, pochi giorni più tardi, ci comunicarono che non avremmo più potuto contattare la loro assistenza. Il dubbio che anche all'interno di Google siano effettuate scelte sulla base di pregiudizi verso i siti a tematica gay ha iniziato a balenarci in testa.
Ma non è finita qui. Nel report scopriamo anche che Google reputa un «contenuto scioccante» l'aver dato notizia dell'arresto di Johnny Rapid, così come dicono sarebbe «scioccante» anche il bacio tra tra Colton Haynes e Charlie Carver in Teen Wolf 6.
Se possiamo anche accettare che Google non voglia mettere la sua pubblicità sulle nostre pagine perché preferisce finanziare Adinolfi e Cascioli, resta imbarazzante che un'azienda in cerca di visibilità attraverso la sponsorizzazione di vari Gay Pride d'Italia possa poi permettersi di definire «scioccante» un semplice bacio tra due ragazzi manco fossero Adinolfi. Eppure il bacio che vedete in apertura è stato catalogato come indegno di essere mostrati vicino alla loro pubblicità.