La Provincia di Verona sostiene che i concerti nazi-rock da loro patrocinati sarebbero una "bufala"
Dopo le polemiche per il patrocinio della Provincia di Verona a tre concerti nazi-rock, pare che alcuni politici abbiano scelto la strada del negazionismo. A denunciarlo è l'Assemblea 17 dicembre che, attraverso una nota, dichiara:
Con questa nota intendiamo innanzitutto rispondere alle affermazioni del Presidente della provincia di Verona Manuel Scalzotto. Egli ha dichiarato infatti che quella del concerto nazi-rock del 19 gennaio è in realtà una “bufala”, veicolata sui social tramite una locandina dell’iniziativa “contraffatta”.
Da parte sua l’associazione organizzatrice dell’evento, Nomos, riferendosi proprio a questo fatto, minaccia querele.
Riteniamo un nostro preciso dovere civico, esercitato anche sovrapponendo la dicitura “concerto nazi-rock” ad una locandina, segnalare a cittadini e cittadine ignari, che desiderassero contribuire alla ”iniziativa benefica”, un pericolo latente.
In verità, sia Scalzotto che Nomos glissano in modo maldestro sulla presenza di band inserite a pieno titolo nel circuito nazi-rock, non potendolo negare in modo convincente. Il Presidente della provincia arriva addirittura ad affermare che non sta a lui giudicare la qualità musicale dei gruppi musicali, facendo finta di non capire, evidentemente, che il problema non sta nella forma (buona o cattiva musica), ma nella sostanza, e cioè nei messaggi violenti e fascisteggianti veicolati attraverso il microfono e patrocinati dall’ente da lui presieduto.
Sarebbe bastato al presidente della Provincia, se solo lo avesse voluto, fare una breve ricerca in internet per capirlo, e per scoprire, ad esempio, che i Topi Neri hanno suonato anche alla festa di “Lealtà e Azione”, uno dei gruppi più pericolosi dell’estrema destra, protagonista anche dei recenti e violentissimi scontri tra la tifoseria interista e quella napoletana; oppure che il cantante degli Hobbit è anche il presidente di Fortezza Europa, una compagine dell’estrema destra veronese, frutto di una scissione da Forza Nuova, che già dal nome richiama la propaganda del Terzo Reich; o che i componenti della band della Compagnia dell’Anello, per non tralasciare nessuno, motivarono il loro impegno musicale affermando che era necessario perché “nessuno suona per la nostra gente, nessuno suona per i fascisti”.
La linea condivisa da Nomos e Provincia sembra essere quella di rivendicare la libertà di opinione per tutti. Non intendiamo stare a questo gioco, che è quello di sdoganare anche le idee più pericolose rendendole equivalenti alle altre. E’ il progetto, che arriva da lontano, di equiparare chi ha diffuso l’orrore e la violenza in Italia e in Europa a chi ha combattuto per liberarla, le vittime ai carnefici, gli aggressori agli aggrediti.
Invece di filosofeggiare, che non gli riesce neanche tanto bene, il Presidente Scalzotto dovrebbe rispondere ai senatori cechi e agli studenti praghesi, che chiedono di annullare il concerto, e magari chiarire come sia possibile, tra l’altro, concedere un patrocinio ad un evento pubblico permettendo che il luogo presso il quale si terrà resti segreto fino all’ultimo!