Storia -

La storia dei Pride in Italia, dalla prima parata del 1979 alla prima manifestazione nazionale del 2004

Il primo Gay Pride italiano si svolge a Pisa il 24 novembre del 1979. Erano anni in cui allora il movimento gay risultava ancora sparpagliato e disorganico, ma di quella la prima volta che si scelse di scendere in piazza a viso scoperto per rivendicare il proprio diritto di esistere.
In anni in cui gli atti di violenza contro le persone lgbt erano frequentissimi (proprio quell'estate due ragazzi gay vennero uccisi a Livorno), si stima che furono circa cinquecento i partecipanti che corsero rischi tangibili nell'esporsi sulla pubblica piazza pur di gridare a pieni polmoni: «Esistiamo, siamo qui e non ci vergogniamo più».
Tanto bastò a cambiare tutto. Il movimento gay si rese conto che sarebbe potuto scendere in strada senza più correre il rischio di essere uccisi e che da quel momento in poi avrebbero potuto cercare piena visibilità nel portare avanti le proprie istanze. E non fu un caso che la manifestazione sia stata organizzata organizzata nel decimo anniversario dai moti di Stonewall, raccogliendo quanto era stato costruito sin dal 1971 (anno in cui nacque la rivista “Fuori”).

Il 28 giugno 1981 a Palermo, presso Villa Giulia, si svolse la "festa dell'orgoglio omosessuale" che venne organizzata a pochi mesi dalla nascita del primo circolo arci-gay, fondato il 9 dicembre 1980 a Palermo con il contributo del sacerdote cattolico don Marco Bisceglia.
Il primo Gay Pride nazionale ufficiale si svolse nel 1994, a Roma, dopo un difficile accordo fra l'associazione nazionale, Arcigay e il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, a cui fu affidata l'organizzazione. Tra gli organizzatori figuravano anche Imma Battaglia e Vladimir Luxuria.
La marcia, andando oltre ogni aspettativa, vide la partecipazione di oltre diecimila persone. Tra loro anche la parlamentare europea tedesca Claudia Roth, promotrice della risoluzione europea per i diritti degli omosessuali, e vari esponenti del Partito Radicale, tra cui il sindaco di Roma Francesco Rutelli.
L'anno seguente l'iniziativa si ripeté a Bologna, e nel 1996 a Napoli. Nel 1995, durante una manifestazione nazionale di protesta a Verona, Franco Grillini lanciò dal palco l'idea d'una manifestazione nazionale a Roma in occasione del Giubileo, che fu approvata da tutti i gruppi.
Il World Pride si svolse durante la settimana dal 1° al 9 luglio 2000, chiamando in città oltre un milione di partecipanti. All'evento presero parte anche molti personaggi noti, tra cui Gloria Gaynor, i Village People, RuPaul e Geri Halliwell.
Duro e feroce fu l'attacco della Chiesa Cattolica, intenzionata a tutto pur di sostenere che le persone lgbt dovessero essere messe in contrapposizione con la religione e con i cattolici.


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