Lo spot Gillette fa arrabbiare Casa Pound


Il maschio è virile solo quanto è bullo, violento e sessista. Pare questo il pensiero espresso dalla camerata Cristina Gauri in un surreale articolo pubblicato da Il primato Nazione, ossia dall'organo stampa di CasaPound. Davanti ad un video che condanna la «mascolinità tossica» che sconfina in atti di violenza, la donna scrive:

Il femminismo invade anche l’industria dei rasoi. Ve lo ricordate lo slogan pubblicitario Gillette “Il meglio di un uomo”? Da oggi, quale sia “il meglio di un uomo” lo stabilisce il pensiero unico. La nuova pubblicità del rasoi di marca Gillette esorta infatti il maschio bianco eterossesuale a compiere un esame di coscienza sulla propria mascolinità e sul modo – problematico – in cui cresce i propri figli. Lo spot, intitolato “We Believe: The Best Men Can Be,” è essenzialmente una generalizzazione, tutta declinata in negativo, su come gli uomini agiscono e pensano. La pubblicità rappresenta ragazzini impegnati in risse o attività da “bulli”, schiere di uomini che cucinano carne davanti a un barbecue, che importunano donne o si rivolgono ad esse con atteggiamento paternalistico: un medley dei cosiddetti atteggiamenti di “mascolinità tossica” tanto stigmatizzati dalle lobby femministe e lgbt. Nel polpettone paternalista (o forse sarebbe meglio dire maternalista) c’è anche spazio per alcuni fotogrammi che rimandano al #MeToo. Alla fine dello spot, i vari protagonisti si redimeranno e si spoglieranno di tutte le caratteristiche di virilità “negativa” attribuite da femministe e compagnia bella.

Insomma, la mestruata lunatica che farebbe bene a starsene a casa a fare bambini dato che il giornalismo è cosa da uomini ci racconta che non esista il sessiamo. Speriamo che almeno vada in giro con l'autobus dato che le donne non sanno guidare (ebbene sì, il sessismo non esiste... dice lei. Poi bastano sei secondi ad esprimerlo, però a dire che esista sarebbero solo gay e femministe).
Diventando ancora più isterica,la camerata chiude il suo pezzo raccontandoci che gli uomini veri non accettano si possa condannare chi dà una pacca sul culo ad una donna o chi massacra di botte un compagno di classe perché ritenuto effeminato:

Lo spot ha immediatamente suscitato lo sdegno di gran parte della clientela Gillette; in molti hanno espresso il proprio disappunto sui social dichiarando che non si serviranno mai più dei prodotti dell’azienda. Su Youtube i “mi piace” al video sono circa un quinto rispetto alle reazioni di pollice verso:
Un utente Twitter tuona: “Cercherò in casa mia ogni prodotto della Procter & Gamble, li getterò tutti nella spazzatura, non ne comprerò mai più finché tutti gli autori dello spot non verranno licenziati e l’azienda non diffonderà un comunicato di scuse rivolto a tutti gli uomini che ha insultato”. Un altro scrive: “Care donne, la ‘mascolinità tossica’ è accettabile solo quando vi salva da un edificio in fiamme, quando parte per la guerra per proteggere voi e la vostra libertà, o quando porta in salvo cuccioli, gattini o cavalli dagli allagamenti provocati dagli uragani?”

Ed è qui che casca l'asino, con il quotidiano di estrema destra che va a cercare chi divide l'umanità in un «noi» e un «loro» per poi raccontatore che la donna sarebbe indifesa e bisognosa della forza fisica del maschio. Ma il machismo non esiste, dice lei...
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