Nuovo rastrellamento dei gay in Cecenia: si contano almeno 40 detenuti e due morti


Continuano ad arrivare notizie sempre più allarmanti sul nuovo rastrellamento dei gay che il governo ceceno avrebbe avviato nelle scorse settimane. le testimonianze raccolte permettono di stimare che il governo abbia illegalmente incarcerato più di 40 persone e che si contino già due morti.
Il direttore dell'LGBT Network, Igor Kochetskov, ha affermato che il coinvolgimento di agenti delle forze dell'ordine e l'uso di strutture di detenzione seguono le medesime modalità della persecuzione che si registrò nell'aprile del 2017 nella città di Argun.
«La polizia locale compie ogni sforzo possibile per impedire alle vittime di lasciare la regione o di rivolgersi ad un tribunale- ha spiegato- Sequestrano i documenti, minacciano le vittime attraverso procedimenti penali avviati nei loro confronti e li costringono a firmare moduli in bianco [...] La persecuzione di uomini e donne sospettati di essere gay non si è mai fermata. È solo che la sua scala sta cambiando.».
La nuova epurazione anti-gay è ripresa alla fine di dicembre, a seguito dell'arresto dell'amministratore di un gruppo di social media lgbt nella regione del Caucaso settentrionale. La polizia avrebbe individuato le proprie vittime attraverso i contatti presenti sul telefono dell'amministratore.
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