Trentino, la Lega vieta l'educazione al rispetto: «Mina l’equilibrio dei ragazzi e diffonde le teorie gender»


Da anni impegnato nella promozione dell'omofobia, è grazie alla Lega di Matteo Salvini che Claudio Cia è riuscito a vietare nelle scuole trentine qualunque corso mirasse ad educare i ragazzi al rispetto. Che si trattasse di contrasto al bullismo omofobo o di prevenzione del sessimo, la giunta sostiene che tutto quanto rientrerebbe in quella che loro sostengono sia la «diffusione» di fantomatiche «teorie gender», ossia della bufala inventata da monsignor Anatrella (attualmente condannato per abusi sessuali) che viene usata come grimaldello per spaventare i genitori più sprovveduti attraverso un ricorso alla più cieca omofobia.
Ma dato che la Lega di Matteo Salvini vive di pregiudizi, ecco che perfino le più folli teorie vengono esaltate in modo da poter raccontare ai loro elettori potranno sentirsi privilegiati nella loro mediocrità grazie ad un Salvini che farà di tutto pur di far star peggio gli altri. Tra ruspe e porti chiusi, nulla viene fatto per gli italiani, ma c'è chi si esalta nel sentirsi dire che esisterebbe una classifica sociale per cui solo chi è in cima verrà risparmiato dalle invettive e dalle vessazioni del governo.
Ed è così che il 28 dicembre scorso la deputata leghista e assessora provinciale alle politiche sociali, Stefania Segnana, ha inviato una circolare agli istituti scolastici per annunciare il divieto a qualunque corso di educazione non sia conforme all'ideologia leghista. E grave è anche come Claudio Cia abbia già annunciato che la Provincia di Trento non a accetterà alcun confronto dato che a loro non interessa il parere degli esperti: si farà ciò che ha decido la Lega. Ed ovviamente non è mancata la denigrazione di chi osa contrastare la sua ideologia, con il conigliere di maggioranza che si è messo a sbraitare come un indemoniato contro chi lo contesta, affermando che: «Se si va a visionare solo i profili Facebook di queste persone si può notare che ci troviamo di fronte a dei veri e propri attivisti politici che promuovono pensieri fuorvianti capaci di minare l’equilibrio dei nostri ragazzi».
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