Genova. Domani la manifestazione contro il "registro delle famiglie tradizionali" che discriminerà il 43% delle famiglie genovesi


Dalle 10 di domani mattina, sabato 9 febbraio, a Genova si terrà il presidio contro il “Registro delle famiglie” voluto dalla giunta Bucci. Il regolamento prevede agevolazioni speciali riservate alle sole coppie eterosessuali sposate iscritte nel “Registro comunale delle Famiglie”, tra cui la priorità nell’erogazione dei servizi sociali, minori costi per le certificazioni anagrafiche, privilegi nell'assegnazione di case popolari, sconti sugli abbonamenti del trasporto pubblico e sui i parcheggi, deroghe per l’ingresso nelle zone a traffico limitato.
Resteranno escluse le coppie conviventi, quelle divorziate, i single e le unioni tra persone dello stesso sesso. Famiglie che vengono ritenute feccia da un'amministrazione che pare volersi ispirare al fascismo nell'imporre i distinguo pretesi dalla Lega e dalla lobby di Massimo Gandolfini. Si stima che il 43% delle famiglie genovesi verrà marginalizzato in quanto ritenuto non conforme al volere del fondamentalista neocatecumenale.

La protesta è stata indetta dal Coordinamento Liguria Rainbow, Non una di Meno e la Comunità San Benedetto al Porto.
«Andiamo a manifestare all’anagrafe di corso Torino- spiegano- chiediamo a tutte e tutti di iscriversi insieme a noi al Registro delle famiglie del Comune di Genova, perché vogliamo che sia riconosciuta tutta la varietà degli stati di famiglia possibili. Intasiamo gli uffici contro la politica dell’esclusione e dei privilegi. Le persone iscritte d’ufficio, offese da tale arroganza, potranno invece chiedere di non iscriversi. I diritti o sono di tutti o non sono diritti».
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