Il forzista Zacchera attacca Mahmood: «Cosa c'entra il Ramadan con il festival di Sanremo? La direttrice di Rai 1 è in quota Lega, a cosa serve messa lì?»
Marco Zacchera è un esponente del Partito delle Libertà, ex-sindaco di Verbania e deputato della Repubblica dal 1994 al 2008. Autore del libro "Integrazione (im)possibile? Quello che non ci dicono su Africa, Islam e immigrazione" edito da I Libri del Borghese nel 2018, ha voluto unirsi alla polemica leghista controil colore della pelle del vincitore di Sanremo.
In un post pubblicato su Facebook, scrive:
SCHIFEZZE A SANREMO Mi spiegate cosa c'entra il Ramadan con il festival di Sanremo? Solo la demagogia di sinistra può permettere che una canzone brutta, non orecchiabile e dal testo orribile vinca il festival "della canzone italiana" (!!??) Ma in questa Italia se non sei musulmano, gay o di sinistra evidentemente non passi il giudizio della "critica". Ma anche la Lega ha le sue responsabilità: la direttrice di struttura a Rail è Teresa de Santis in quota Lega: a cosa serve messa lì? Salvini la sostituisca per manifesta incapacità e si sveglino anche i componenti della Commissione parlamentare di vigilanza Rai (presidenza Forza Italia) e non solo sulla composizione delle giurie, ma indaghino finalmente sulle collusioni e conflitti di interessi che stanno dietro a Sanremo e che "Striscia la Notizia" ha diffuso per serate intere nel disinteresse e nel boicottaggio Rai, quella che dovrebbe essere pluralista e fonte di informazione indipendente.
Insomma, dice che Salvini deve censurare qualunque opinione sia sgradita alle destre e dice che un Italiano non deve poter vincere il festival se il cognome è arabo. Peccato che la canzone che lui critica abbia già conquistato il record per il posto più alto mai conquistato da un artista italiano nella Top 50 mondiale di Spotify...