L'ultima follia nazionalista della Lega: le radio verranno obbligate a trasmettere una canzone italiana su tre


La Lega di Matteo Salvini pare aver riportato in auge i discorsi sulla "purezza della razza" del Ventennio, motivo per cui sono ormai giorni che i suoi elettori inveiscono contro la vittoria a Sanremo di un cantante italiano a loro sgradito in virtù del padre di origine egiziana.
In in esplicito attacco a Mahmood, il leghista Alessandro Morelli, presidente della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera ex direttore di Radio Padania, ha annunciato una surreale proposta di legge dal titolo “disposizioni in materia di programmazione radiofonica della produzione musicale italiana” in cui si chiede che “le emittenti radiofoniche, nazionali e private” riservino “almeno un terzo della loro programmazione giornaliera alla produzione musicale italiana, opera di autori e di artisti italiani e incisa e prodotta in Italia, distribuita in maniera omogenea durante le 24 ore di programmazione“.
Ad Adnkronos, dichiara: «La vittoria di Mahmood all'Ariston dimostra che grandi lobby e interessi politici hanno la meglio rispetto alla musica [...] Io preferisco aiutare gli artisti e i produttori del nostro Paese attraverso gli strumenti che ho come parlamentare Mi auguro infatti che questa proposta dia inizio a un confronto ampio sulla creatività italiana e soprattutto sui nostri giovani”.
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