Matteo Salvini: «Combatterò contro le adozioni gay perché sono schifezze»
È mischiando argomenti privi di correlazioni, esattamente com'è solito fare contro i migranti, che Matteo Salvini se n'è uscito dichiarando ad un comizio elettorale che: «combatterò l’utero in affitto, le adozioni gay, i bambini in vendita come al centro commerciale, e quelle schifezze indegne di un Paese civile. L’egoismo degli adulti sulla pelle dei bambini, no».
Certo... i bambini no, a meno che siano islamici dato che in quel caso lui e Pillon si battono affinché siano uccisi dalle acque del Meditteraneo o siano deportati in Libia. I bambini no, a meno che non abbiano genitori stranieri dato che in quel caso lui Pillon sbraitano che non devono essere ritenuti italiani. Ed è così che il ministro ha colpevolmente cercato di far confusione tra GpA ed adozioni, mostrandoci la sua codardia di un bulletto che non ha manco il coraggio di dire che lui vuole negare una famiglia ai gay in virtù di come speri di ottenere un profitto personale nel promuovere cieca omofobia. Inizia così a raccontare ai suoi proseliti che un bambino adottivo crescerebbe meglio con un Pillon o un Gandolfini che pretendo di imporgli persino l'orientamento sessuale da loro scelto, accettando l'egoismo degli adulti contro i bambini quando finalizzato alla discriminazione in conformità con la sua propaganda elettorale. Ed è così che i bambini vengono privati da tutele personali, vengono esposti al bullismo omofobico nelle scuole e subiscono un Pillon che venderebbe la madre pur di danneggiare le loro vite in ode alle pretese della lobby di Massimo Gandolfini.
E con un'Italia è in recessione e un ministro accusato sequestro di persona aggravato, servono nemici contro cui aizzare l'odio sociale se si vogliono ottenere voti basati sull'odio.