Nino Spirlì dalle pagine de Il Giornale: «Il Papa è un gaucho sordo e testone. Questo pastore bislacco ci condurrà all’abisso»


È dalle pagine de Il Giornale che Nino Spirlì continua a dire che lui, in quanto gay di destra, pretende una chiesa che disprezzi gli omosessuali e che si dimentichi dell'invito all'accoglienza di Gesù. Lui vuole una Chiesa in cui il suo amato Matteo Salvini possa essere dipinto come un nuovo messia e in cui il prossimo possa essere considerato carne da macello da poter sacrificare sull'altare del proprio tornaconto.
Ed è così che, in un articolo intitolato "Bergoglio, i selfie, la Chiesa in declino", il militante di estrema destra che pretende essere chiamato «checca» si mette a raccontare quanto gli facci faccia un pontefice che non è espressione di populismo o di fascismo come lui lo vorrebbe. Scrive così:

Bastaaaaa! Fermatelo! Ditegli qualcosa che lo convinca a smettere questa farsa del papa della porta accanto! I Cristiani hanno ancora bisogno di un Santo Padre, di un SOMMO Pontefice, di Sua Santità. Di preti socialcomunisti, rovina della Chiesa, ne abbiamo avuti e ne abbiamo già fin troppi!
Basta, con queste esternazioni da libero pensatore! (Bergoglio, se non te ne sei accorto, IL CONCLAVE ti ha eletto PAPA! Ha sbagliato, va bene, ma, ormai, la frittata l’ha fatta! )
Questo vescovo non perde occasione per sminuire, polverizzare, annichilire la Maestà del ruolo. Non gli piacciono le corone? Beh, allora dovrebbe cambiare tutte le preghiere del Cattolicesimo, del Cristianesimo addirittura; dovrebbe “Scoronare” la Vergine Maria; dovrebbe correggere tutta la Bibbia, dalla Genesi all’Apocalisse… eccetera eccetera…

Al solito, si cerca di creare falsa contrapposizione. Si sostiene che chi non pensa che il rosario sia un oggetto da poter agitare durante i comizi politici sia contro la Madonna o che chi non crede che i rituali siano più importanti della sostanze vada insultato. E lui insulta:

Al Papa non è richiesto, né consentito, prendere parte ad alcuna lotta partigiana. Il Papa è super partes e riferimento per tutti, a prescindere da ogni umana miseria…
Diteglielo, a questo gaucho sordo e testone! Da quando c’è lui appoggiato al Trono di Pietro, la Chiesa ha perso smalto e credibilità. Non è più il Riferimento del gregge!
Se non se ne va, questo pastore bislacco ci condurrà all’abisso. A meno che, o gregge del Signore, non lo accontentiamo e lo aggiriamo: oKKupiamo la Chiesa e autogestiamoci fino alla prossima Sede Vacante…
Ci mancava solo il selfie sindacale…

Insomma, lui vuole un Dio che sia più conforme al suo tornaconto, perché lui sogna un mondo in cui si possa rendere l'odio un oggetto di culto. Ed è così che Il Giornale non si vuole perdere una sola occasione di insultare il Papa dopo aver attinto dalla religione presunte "argomentazioni" alle loro politiche omofobe, xenofobe e misogine. Dio piace se può essere usato contro gli straniero o quando san Paolo dice che la donna deve essere sottomessa al maschio, non piace se Gesù parla di amore e di accoglienza.
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