Rupert Everett: «La Chiesa Cattolica mi vedrebbe volentieri all’inferno per il solo fatto di essere gay»
«La Chiesa cattolica che nel Medioevo era più terribile dell’Isis, tutt’oggi mi vedrebbe volentieri all’inferno per il solo fatto di essere gay». È quanto dichiara Rupert Everett in un'intervista pubblicata da Vanity Fair in occasione della sua partecipazione alla miniserie "Il nome della rosa" che andrà in onda su Rai Uno a partire dal prossimo 4 marzo.
L'attore ha espresso perplessità anche sull'operato di Papa Francesco. «Prima vorrei sapere che cosa ha combinato da giovane in Argentina, all’epoca dei desaparecidos. Non mi fido di lui: fa tanti bei proclami e poi li disattende. Mi sbaglierò ma, secondo me, e’ un uomo di marketing. Quasi preferivo il precedente (Ratzinger, ndr). Al tempo lo detestavo per il suo conservatorismo. Ma almeno era autentico. È un po’ quello che provo nei confronti del presidente degli Stati Uniti: ora che c’è Trump rimpiango Bush. Immagino che voi italiani proviate la stessa nostalgia per Berlusconi, adesso che governa Salvini».