I lettori de Il Giornale: «Ha ragione don Marco Scattolon: i neri sono scimmie, sanguisughe che rompono le palle»

Probabilmente al solo fine di promuovere il razzismo e le paure che stanno alla base della propaganda leghista, Il Giornale non perde occasione per sostenere che gli immigrati sarebbero tutti, indistintamente, cattiva gente in virtù della loro nazionalità. Ed è così che se ne sono usciti con un articolo sul povero pretino che verrebbe infastidito dai poveri di nazionalità straniera mentre lui vorrebbe potersi godere indisturbato i soldi derivati dall'8xmille.
L'articolo di Federico Garau sostiene che il povero parroco sia «stanco» perché «viavai di stranieri che chiedono con insistenza aiuti m’impediscono serenità e pace». È interessante osservare come il prelato inveisca contro di loro in base alla nazionalità, quasi esistesse differenza tra i poveri italiani e quelli che hanno dovuto abbandonare le loro terre. E non meno grave è come Il Giornale scriva in grassetto la parola «extracomunitari» ad indicare come quella sia la discriminante che interessa alla loro causa:


Poche righe più tardi, sono le parole «arresti domiciliari» ad essere state messe in evidenza evidenziate, ancora una volta suscitando il sospetto che si voglia alimentare l'idea che tutti gli extracomunitari siano delinquenti. In quel caso, l'articolo tenta di sostenere che il pretino sarebbe stato accogliente verso i migranti e che quest'ultimi si sarebbero palesati come dei poco di buono. Sempre etichettando le persone in base alla nazionalità e in una totale assenza di contraddittorio, scrivono:

Da sempre in prima linea nel sostegno agli extracomunitari, don Marco due anni fa si era addirittura proposto di ospitare in casa un magrebino di 33 anni che doveva scontare gli arresti domiciliari. Tuttavia il nordafricano, incriminato per spaccio di sostanze stupefacenti, aveva reso invivibile la quotidianità del parroco. Continue ed insistite le richieste di denaro da parte dello straniero, che in breve tempo era diventato completamente ingestibile, obbligando Don Marco a rinunciare all'impegno preso.

Interessante è come una persona possa essere etichettata come «un magrebino», «il nordafricano» e «lo straniero» in così poche righe, lamentando quasi esclusivamente non si sia trattato di un italiano alla Fabrizio Corona.

E se l'intento propagandistico de Il Giornale pare sin troppo chiaro, meno comprensibile è perché don Marco Scattolon abbia voluto rinnegare l'invito all'accoglienza e all'amore del prossimo predicato da Gesù. Fatto sta che è in suo nome che i lettori del quotidiano hanno firmato decine di messaggi ricolmi d'odio, inveendo contro Papa Francesco e contro quegli stranieri che definiscono «scimmie»:


Insomma, siamo davanti a persone che dicono di odiare altre persone sulla base del colore della pelle, che festeggiano quando Matteo Salvini approva legge che impedisce loro di poter lavorare regolarmente in Italia per poi lamentarsi se fanno accattonaggio. Evidentemente vogliono consegnarli nelle mani della malavita, così potranno raccontarsi che avevano ragiona dire che sono tutti dei delinquenti e che noi abbiamo tanti bravi italiani che sarebbero onesti per loro natura. Peccato che poi siano gli italiani a rubare 49 milioni al popolo e a rifiutarsi di restituirli perchè spesi nel promuovere odio contro i migranti...

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