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Pillon: «Introdurrò controlli alle frontiere per verificare il legame biologico dei figli». Verranno puniti anche i bimbi nati dalle scappatelle?

Mentre Matteo Salvini spiega che la Lega è favorevole alla prostituzione femminile e alla riapertura delle case chiuse, il senatore leghista Simone Pillon continua a sbraitare che «la dignità della donna» andrebbe «tutelata» attraverso leggi che impongano loro di stare a casa a sfornare figli o leggi che puniscano i bambini nati con modalità a lui sgradite. Infatti, indipendentemente dagli slogan integralisti che lui ama ripetere a pappagallo in ogni sua intervista, pare evidente che il suo chiedere che alcuni bambini siano resi orfani come ritirsione verso i loro genitori è un qualcosa che presuppone che per lui i bambini non siano altro che oggetti di cui poter disporre a proprio piacimenti. Un concetto che il senatore ha già ampiamente espresso quando tentò di negare al povero Charlie Guard una morte dignitosa sulla base del desiderio dei genitori di prolungare inutilmente la sua agonia.

In quel quadro in cui la sua famiglia deve essere eterosessuale, con il maschio che è il padrone della moglie e i figli che devono essere assoggettati ai desideri del padre (da cui la sua richiesta di permettere ai genitori di impedire il contrasto al bullismo omofobico qualora il padre si dica favorevole ad esso), il leghista ha rilasciato una surreale intervista ad Open.
Con la consueta presunzione con cui Pillon ama sostenere che chiunque abbia opinioni diverse dalle sue debba essere ritenuto un deficiente, esordisce con i suoi consueti insulti contro le donne, sostenendo che «le madri surrogate sono donne povere e poco istruite». Ma dato che negli Stati Uniti la GpA è permessa solo a donne sposate, lavoratrici ed essere autosufficienti proprio per evitare che la maternità possa evitare di essere una forma di guadagno, Pillon se ne esce dicendo: «Ci sono anche Paesi nel mondo in cui è permessa l'infibulazione oppure sono permesse le spose bambine, questo non significa sia giusto. Bisogna tutelare la dignità delle donne anche quando non riescono a tutelarsi da sole, ma bisogna anche tutelare l'interesse del bambino che ha il diritto di sapere dov'è nato, chi l'ha partorito, chi sono i suoi genitori biologici».
Insomma, il membro della setta di Gandolfini (il quale ha adottato tutti i suoi figli e non è padre biologico di nessuno di essi) se ne esce raccontando che è lui a voler decidere come le donne debbano usate il loro corpo.
Il concetto viene più volte ribadito, sempre proponendo le sue idee come base su cui pretendere leggi che impediscano di poterla pensare diversamente. «Non possiamo permettere alle donne di ridurre la loro dignità a zero», dice. Ed ancora: «Secondo lei è normale che una donna venga usata per il suo utero? Secondo me no».
Le dichiarazioni surreali iniziano a susseguirsi. Il leghista si mette a sbraitare che permettere l'adozione al compagno del padre o della madre biologica equivalga ad essere orfani l e che «anche in molti orfanotrofi i bambini vengono trattati con amore, ma questo non significa che devono rimanere negli orfanotrofi. La famiglia naturale è decisamente il modello migliore».
Sostenuto la sia teoria sulla «naturalità» vista come mera espressione di sé, il senatore esordisce praticamente con una proposta di riaprire le frontiere e fare il test del dna ad ogni minore che le attraversi, sostenendo che lui procederà in due modi: «Impedendo e punendo la trascrizione di certificati di nascita in Italia perché sono contrari all'ordine pubblico» anche se i tribunali dicono il contrario e «bisogna intensificare i controlli alle frontiere. La polizia provvederà a fare le verifiche del caso e controllare che i bambini siano effettivamente figli di chi li accompagna. Le autorità bloccheranno chi va bloccato. Se uno dei due genitori è biologico il figlio non gli verrà sottratto, ma deve essere punito perché ha violato la legge sulla maternità surrogata».
Se non è chiaro in che modo intenda «punire» i genitori senza colpire quei bambini a cui verranno sottratte le figure genitoriali, in tale prassi c'è da chiedersi se verranno puniti e messi in carcere anche i genitori nati da una qualche scappatella della moglie. Tutti i figli nati da idraulici o da personal trainer riconosciuti dal padre non biologico parrebbero infatti rientrare nei canoni punitivi auspicati dal leghista Pillon.


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