Prima le persone. In 250mila a Milano contro il razzismo e le politiche di Salvini
A dispetto di quel Matteo Salvini che va in giro a raccontare che lui si ritiene espressione di 60 milioni di italiani, una folla colorata ha sfilato per le strade di Milano al grido di «People, prima le persone» contro la discriminazione e contro le politiche del governo in tema di immigrazione.
Dal palco, il sindaco di Milano Beppe Sala ha dichiarato:«Voi siete una poderosa testimonianza politica che l’Italia non è solo il Paese che viene descritto: da qui, da Milano può ripartire un’idea diversa d’Italia” ha affermato il sindaco, aggiungendo “non posso fare a meno di dire grazie a chi è qua: la politica si fa in tanti modi, non lasciatela solo ai politici ma fatela voi”. Nel corso e a margine del corteo, il sindaco del capoluogo lombardo aveva spiegato che “questo è un momento di grande cambiamento e qui c’è la nostra visione dell’Italia: il tema non è il governo ma è che siamo ad uno spartiacque tra modelli diversi di società». Uno spartiacque «tra apertura e chiusura, tra un qualche sogno autarchico e una visione internazionale».
L'organizzazione è stata gestita da una rete di 25 associazioni, tra cui Acli, Anpi, Amnesty International, Arci, Comunità di Sant’Egidio, Emergency, Libera, I sentinelli e Terres des hommes. Nel manifesto si affermava che «La politica della paura e la cultura della discriminazione vengono sistematicamente perseguite per alimentare l’odio e per creare cittadini e cittadine di serie A e di serie B. Per noi, invece, il nemico è la diseguaglianza, lo sfruttamento, la condizione di precarietà”. E ancora: “Crediamo che la buona politica debba essere fondata sull’affermazione dei diritti umani, sociali e civili perché pensiamo che le differenze non debbano mai diventare occasione per creare nuove persone da segregare, nemici da perseguire, ghettizzare o emarginare”. Il contrasto al dl Sicurezza e alle linee di governo targate Lega in tema di migranti, è una delle motivazioni per scendere in piazza il 2 marzo, ma chi ha organizzato il corteo non ha nessuna intenzione di rinchiudere l’iniziativa in un unico perimetro».
Tra i partecipanti figuravano anche Giuliano Pisapia, l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, i candidati alla segreteria del Pd Maurizio Martina e Nicola Zingaretti, il segretario generale CGIL Maurizio Landini, il segretario generale aggiunto CISL Luigi Sbarra e il segretario generale UIL Carmelo Barbagallo.
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