Salvini: «Il ddl Pillon è solo l’inizio, troppe donne usano i minori come ricatto»
Parlando dell'abominevole ddl Pillon, in occasione della sua conferenza stampa dell'8 marzo che Salvini ha dichiarato: «È solo un punto di partenza, ma il diritto di famiglia va riformato. Bisogna lavorare sulla parità di diritti di ex moglie, ex mariti, figli, che non diventano ex, e nonni. Troppo spesso i bimbi sono usati per le beghe degli adulti».
Secondo il leghosta, «ci sono troppe donne che utilizzano i minori a scopo ricattatorio per ottenere ciò che sarebbe loro diritto in fase di separazione, così come ci sono anche troppi uomini furbi che non danno gli alimenti. E poi penso ai tanti nonni che perdono i propri nipoti».
Ed è così che la Lega di Matteo Salvini intende pretendere che a ridefinire il diritto di famiglia sia l'uomo che rappresenta la lobby di Gandolfini in Senato, promotore della conferenza sessista ed omofoba di Verona.
L'obiettivo dichiarato del ddl Pillon è quello di modificare alcuni importanti fondamenti del Diritto di Famiglia in caso di separazione ed è fondato su quattro pilastri cardine: la mediazione civile obbligatoria (e a pagamento); la cosiddetta bigenitorialità perfetta cioè tempi paritetici per entrambi i genitori; il contrasto all'alienazione parentale; il mantenimento diretto (dei figli) senza automatismi.
Imbarazzante è come la figura del mediatore familiare obbligatoria sia proposta da un senatore leghista che lavora proprio come mediatore familiare, così come l'addio all'assegno di mantenimento viene "argomentato" con il principio per cui i figli saranno obbligato ad avere due case e due domicili e dovranno vivere sempre in trasloco da una casa all'altra.
Il ddl eliminerebbe anche ogni tutela per le vittime di violenza, offrendosi di tramutare i figli in un oggetto di contesa e uno strumento per poter continuare ad esercitare potere e controllo sulle vittime. Ed ovviamente si nega persino che un gap tra gli stipendi di uomini e donne, dando per scontato che le donne potranno automantenersi anche se sono uscite dal mondo del lavoro per badare alla casa così come Pillon è solito sostenere debbano fare in quanto donne.