I "divisivi" del 25 aprile
Nel primo 25 aprile celebrato in pieno governo sovranista, i politici di destra hanno fatto a gara per prendere le distanze dalla ricorrenza. Qualcuno ha sostenuto che proprio quel giorno dovesse «combattere la mafia», qualcun'altra se ne andata sulla tomba del Duce. Il risultato è una politica ammiccante verso tutte quelle realtà negazioniste che hanno una visione romantica del fascismo, quasi si trattasse di un qualcosa da rimpiangere.
Una tra le parole più ricorrenti è "divisiva". Così è stata definita la festa della liberazione d'Italia dal nazifascismo, quasi si sostenesse che ci si possa dividere tra chi crede nella Costituzione e chi la rigetta nel suo antifascismo.
A raccontarci chi sono i "divisivi" del 25 è il reportage realizzato dal videomaker Eustachio79 (qui per seguire il suo canale).