I lettori de Il Giornale: «Chi se ne frega se verranno uccisi. Salvini cacci gay ed ebrei fuori dalle palle»

Il Giornale pare non avere dubbi: quell'extracomunitario non è gay e mentre perché i comunisti sono cattivi impediscono al "comandante" Salvini di poter espellere chi rischia di essere ucciso in virtù del proprio orientamento sessuale. Un'ingiustizia, dato che non se ne può più di quei gay che pretendono persino di poter vivere la propria vita senza rischiare di essere ammazzatoi anche fopo che Pillon ha spiegato che lui reputa la loro esistenza un'intollerabile offesa alal sua religione e a quella "famiglia tradizionale" che dice sia ben rappresentata da quel suo leader che ha rottamato ex moglie madri dei suoi figli per passare dalla soubrette dalla Rai ad una ragazzina che ha vent'anni meno di lui.

L'intento dell'articolo appare già chiaro sin dal titolo: "Milano, espulso afferma di essere gay: marocchino resta in Italia". E se si sa che i lettori de Il Giornale venderebbero loro madre per sentirsi legittimati nel loro odio contro i marocchini, è con toni da cinegiornale che scrivono:

Raggiunto da un provvedimento di espulsione della questura di Milano, non ottempera ad esso e presenta ricorso al giudice di pace per bloccarlo e fare domanda di protezione internazionale.
Protagonista un marocchino, già da anni in Italia, giunto nel nostro paese con un visto per sposarsi. Una storia completamente fittizia, inscenata semplicemente per poter varcare in modo “legale” i confini nazionali. Tanto è vero che, infatti, dopo esser rimasto celibe, aveva ottenuto un permesso di lavoro. Un impiego che perde nel 2017, condizione necessaria per rinnovare il permesso di soggiorno. Ecco perché l’uomo, quindi, fa domanda di protezione internazionale, sostenendo di essere omosessuale, una condizione che lo avrebbe costretto a vivere in clandestinità nel suo paese.

Tra i commenti c'è chi sostiene che l'omosessualità possa essere provata da esami medici o chi inveisce contro le destre che non separano le famiglie dei neri. In un razzismo che si fonde con l'antisemitismo, il pensiero comune è che si debba osannare Salvini perché odia gli stranieri e a loro non frega nulla di chi rischia persecuzioni. A loro interessa solo di sé stessi, in un egoismo assurdo di chi preferisce sia fatto del male al prossimo piuttosto che domandarsi che fine abbiano fatto le promesse sulla cancellazione delle accise dalla benzina. Ed è così che scrivono:


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