I libici usano le armi e le navi fornite da Salvini per fare la guerra


È Matteo Salvini ad aver pagato con i soldi degli italiani le motovedette che l’esercito libico del presidente Serraj ha modificato per un impiego bellico. Il leghista le aveva fornite raccontando che così i migranti sarebbero potuti essere deportati nei loro lager si sarebbe potuto impedire loro di poter raggiungere un porto sicuro in Europa.
Lo scorso 26 maggio 2017, i guardacoste libici avevano persino usato le motovedette leghiste per sparare «per errore» anche contro una motovedetta italiana. Ed anche il ministro dell’Interno libico ha confermato che «la Guardia costiera è focalizzata sulla protezione della popolazione e della Tripolitania e ha dovuto interrompere le operazioni di intercettazione degli immigrati».
Insomma, non solo i migranti non sono mai stati così a rischio, ma la campagna propagandistica della Lega ha costretto gli italiani a finanziare una guerra.
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