Il leghista Pillon: «Bambini alle coppie gay? Allora rendiamo genitori anche le suore»
Il senatore leghista Simone Pillon teorizza che i genitori di un bambino non siano le persone che lo accudiscono e che se ne prendono cura, il genitore sarebbe esclusivamente colui che ha fornito il proprio materiale biologico.
per lui, il papà di un bambino nato durante una violenza sessuale è lo stupratore e non l'uomo che affianca sua madre. Per lui, i figli di Gandolfini non sarebbero tali dato che sono stati adottati e né il suo capo né la sua moglie hanno contribuito alla loro generazione (anche se pare che Pillon lasci decadere i suoi ragionamenti ogni qualvolta non servano a creare odio contro le famiglie gay).
In quella sua incessante crociata contro i gay, è dalle pagine de La Stampa che il fondamentalista sedicente "cristiano" ha lodato l'iniziativa di Matteo Salvini volta a modificare la dicitura "genitori" dai moduli per la richiesta delle carte d'identià elettroniche dei minorenni al fine di introdurre una nuova dicitura che specifichi i sessi dei genitori. Chi non potrà indicare una "mamma e un "papà" non potrà esistere.
Eppure è scimmiottando il suo leader politico che Pillon gracchia: «A me pare una decisione di buon senso. Ognuno nel suo privato fa quello che ritiene più opportuno, ma i bambini nascono da una mamma e da un papà». Quindi il figlio di uno stupratore dovrà indicare il nome del violentatore perché Pillon dice che a contare è il proprietario dello sperma.
Ma più surreale è come il leghista se ne sia uscito dicendo: «Come fanno a esserci due madri? Si vuole forse sostenere che un figlio può nascere da tre persone che si vogliono bene? E allora perché non da cinque? E perché non porsi il tema di un gruppo di suore che all’anagrafe non possono essere indicate come genitori anche se allevano figli?».
Se non si capisce cosa diavolo c'entrino le suore, il fondamentalista ha tentato pure di sostenere ch 4ei gay discriminerebbero i bambini dato che offrirebbero loro una casa al posto di lasciarli a cinque suore in un istituto: «Forse dovrebbero essere i bambini a sentirsi discriminati se a loro viene tolta la mamma e i papà», dice.