La Spagna respinge il populismo e fa crescere il socialismo
La Spagna ha respinto l'ondata populista e suprematista, confermando una crescita dei socialisti di Pedro Sánchez. E se le sinistre crescono, le destre stanno lasciando spazio agli estremisti: il Partito Popolare (ossia l'ex principale partito di centrodestra spagnolo) ha ottenuto il peggior risultato della sua storia con un misero 17% cento dei voti, mentre è per la prima volta dal ritorno alla democrazia in Spagna un partito di estrema destra è entrato in Parlamento.
Si tratta di Vox, il partito populista spagnolo che si pone come il fronte anti-immigrazione e anti-femminista che incarna l'ideologia promossa in Italia dalla lega di Salvini. E per quanto i suoi 24 seggi paiano già troppi, i neofascisti di mezza Europa speravano in risultati molto maggiori.
A dimostrazione di come il populismo abbia bisogno di odio per potersi affermare, è in Catalogna e nei Paesi baschi che si è registrato il maggior successo dei nazionalisti, spinti dalla loro dialettica volta a compiacere le mire indipendentiste delle due terre.
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