Secondo Il Giornale, bisognerebbe «scegliere» tra gay e Pillon
Il Giornale non sta perdendo alcuna occasione per creare inutili contrapposizioni sociali e per fomentare tensioni palesemente orientate all'esaltazione di quel Matteo Salvini che viene da loro dipinto come il un santo patrono della "famiglia tradizionale" che dimostra come Pillon non abbia problemi quantdo è il maschio a rottamare l'ex moglie, a mollare l'ex fidanzata già ingravidata e a trovare una ragazzina con la metà dei suoi anni da presentare come sua nuova fiamma.
Se è interessante quella dialettica per cui gli insulti di Salvini sarebbero verità rivelate mentre le critiche al loro beniamino sarebbero insulti anche se è un dato di fatto che il Congresso della famiglia di Verona fosse un covo di fanatici, l'aspetto più preoccupante è come si sostenga che si debba «scegliere» tra gay e Pillon.
Una persona razionale sa bene che non bisogna essere una visone per battersi contro il commercio di pelliccia, così come non bisogna esser contro gli etero se si promuovo anche i diritti dei gay. La falsa contrapposizione che Sallusti sta svendendo ai propri lettori è un bieco strumento per creare tensioni sociali che servono ad un populismo che non può vivere senza rabbia ed odio.