Il Giornale cavalca l'odio razziale: «Il fondamentalismo è pericoloso solo se islamico, non se si appella al vero cristianesimo di Salvini»
Il Giornale continua a promuovere odio contro Papa Berogoglio per promuovere Salvini come nuovo capo del "cristianesimo" leghista.
In mezzo a foto di vescovi e prelati, il loro Carlo Franza firma un articolo dal titolo "Con Salvini avanti tutti, perché difende i valori cristiani. Cosa che non fa né Papa Bergoglio, né il Segretario di Stato vaticano Cardinale Parolin, né il Presidente Cei Cardinale Bassetti. E’ il tramonto del Vangelo secondo Bergoglio".
Coraggio amici, con Salvini avanti tutta. Cosa? La nave per le prossime elezioni europee. Dopo il rosario tenuto fra le mani – l’avrei fatto anch’io e vi confesso che ne ho sempre uno in tasca ogni giorno dell’anno- per Matteo Salvini è arrivato il turno anche del crocifisso. Dal palco di Bari, dov’ero presente, anzi presentissimo, il leader della Lega ha sfidato ancora una volta le critiche piovute dal mondo della Chiesa e dai vescovi, dopo che lo scorso sabato aveva concluso il suo comizio a Milano baciando il rosario e invocando la protezione dei sei santi patroni dell’Europa, ad iniziare da San Benedetto. “Questo me lo ha donato la signora Maria -ha detto Matteo Salvini- non è un simbolo di sopraffazione, ma un simbolo di civiltà e rispetto. Se a qualcuno dà fastidio il crocifisso -ha aggiunto- torni al Paese dal quale è venuto. Noi dobbiamo essere orgogliosi della nostra storia, testimoniare la nostra fede e le nostre radici”. Sono parole che io cattolico avrei voluto sentir dire da Papa Bergoglio, ormai considerato dai più traditore della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, e invece niente. Anzi da un folto gruppo di teologi e intellettuali considerato eretico. Bergoglio e tutta la sua consorteria dal Cardinale Parolin al Cardinale Bassetti che ormai di sacro e di Cristo hanno ben poco nei loro discorsi giornalieri, visto che parlano a vanvera di accoglienza, come fossero opposizione al governo italiano in carica, parlano di tutto eccetto che dei Vangeli.
L'impressione è che il signor Franza sia troppo occupato brandire il suo rosario per aver letto i vangeli, dato che è proprio lì che Gesù lancia espliciti inviti all'accoglienza.
Si passa così all'uso del razzismo come mezzo di promozione dell'odio. Premettendo che Salvini sarebbe la personificazione di Dio in terra e che i Vangeli sbaglino a predicare amore, aggiunge:
Pietro Parolin, Segretario di Stato: “Io credo che la politica partitica divida, Dio invece è di tutti. Invocare Dio per sé stessi è sempre molto pericoloso”. Un commento infelice che cozza con la Storia. Basterebbe ricordare lo scudocrociato della Democrazia Cristiana. Un partito che ha guidato l’Italia per 52 anni portandola, dopo le distruzioni della Prima e della Seconda guerra mondiale, tra le prime potenze economiche mondiali. Certo, dando un’occhiata ai massacri quotidiani di cristiani per mano islamista, invocare Allah per sé stessi effettivamente è pericoloso. Ma non vediamo dove sta il pericolo del Dio cristiano.
Evidentemente non si è accorto di come Salvini invochi Dio per creare discriminazione o come Pillon lo citi blafemamente contro i diritti di interi gruppi sociali. Eppure è sempre defecando odio che l'articolo incalza:
Sarà per questa bizzarra congettura che gli imam sono invitati dai bergogliani nelle chiese durante le sante messe, mentre condannano Salvini per aver menzionato le radici cristiane dell’Europa? Per Gualtiero Bassetti, presidente della CEI: “il problema non è innanzitutto l’Europa, bensì l’Italia […] Attenzione, però: non si vive di ricordi, di richiami a tradizioni e simboli religiosi o di forme di comportamento esteriori!”.
A parte le due parole conclusive, inserite per rendere digeribile la grettezza cosmica pronunciata, tradotto significa che per la Chiesa 2.0 duemila anni di storia cristiana devono essere aboliti. Bassetti sa bene che una società senza tradizioni e memoria, che lui definisce furbescamente “ricordi”, è una non-società che apre le porte a una cultura consapevole delle proprie radici. Guarda caso, l’islam. Da Bruxelles arrivano i “suggerimenti” che impongono a tutti gli stati dell’UE l’aborto, l’eutanasia, il matrimonio gay, l’immigrazione irregolare di centinaia di migliaia di giovani musulmani. Nonostante questa macroscopica evidenza, per il presidente della CEI il problema non è l’Europa ma l’Italia. Le anime candide di Parolin-Bassetti confermano che la furbizia non è sinonimo di perspicacia. Pertanto li ringraziamo per la loro, pur velata, chiarezza”.
E se fa veramente pena che si arrivi a giurare sulla madonna che sarebbe colpa degli islamici se i gay non sono discriminati come Salvini promette di fare, c'è da aver paura di un'Italia in cui non ci si stupisce più che ci possa essere gente capace di scrivere simili rantoli d'odio.