La Cassazione nega pari dignità ai bimbi nati con gpa. FdI: «Chiederemo a Salvini di rendere orfani i figli dei gay»
La sentenza ha prenesso che non si tratta di un giudizio contro l'omogenitorialità ma un più genico atto contro tutti i bambini nati dalla GPA. A decidere che quei bambini divranno essere ritenuti inferiori ed immeritevoli delle stesse garanzie riservate ai loro coetanei sono le tonache verdi della Cassazione. Gli stessi giudici di quella magistratura che ha deciso che Salvini può decidere di non restituire i milioni di euro di cui si è appropriato illegalmente.
La sentenza ha sancuto che non potrà esserci il riconoscimento alla nascita dei figli di una coppia e che tutte le adozioni da parte dei genitori non biologici dovranno passare attraverso lunghe e costose cause legali. In altre parole, chi non nascerà in famiglie ricche verrà discriminato.
Distorcendo la sentenza ed ostentano la sua omofobia, Augusta Montaruli di Frateli d’Italia ne fa una questione contro i gay: «Finalmente la Cassazione conferma che l’utero in affitto è una pratica incivile, schiavistica e quindi incompatibile col nostro ordinamento giuridico, mettendo quindi fuori legge le iscrizioni anagrafiche delle adozioni gay in caso di maternità surrogata: una pronuncia storica che costituisce precedente vincolante per tutta la giurisprudenza italiana a venire». Secondo lei, la sua lettura della sentenza basterebbe a sancire la supremazia dei coiti padani che Pillon dice di dispensare alla vagina sottomessa di sua mogli e che «Le iscrizioni anagrafiche operate in questi mesi dai sindaci gay friendly come Appendino a Torino erano, quindi, evidentemente illegali, come noi abbiamo sempre sostenuto e ora chiederemo formalmente con una interrogazione parlamentare al Ministro degli Interni Salvini di ordinare ai Prefetti di annullarle».
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