Il nuovo sindaco di cagliari è una "sentinella in piedi"
Se l'Italia sta diventando un posto sempre più pericoloso in cui vivere a fronte di una politica che spera di campare attraverso la costante creazione di scontri sociali, a Cagliari bisognerà fare doppiamente attenzione dato che il nuovo sindaco è un tizio che partecipava alle carnevalate delle Sentinelle in Piedi e se ne stava fermo in piazza ad ostentare il suo odio verso i gay e contro le loro famiglie. E c'è solo da domandarsi di come potrà essere capace ora che Paolo Truzzu (eletto fra le file di Fratelli d’Italia) potrà discriminare e danneggiare intere famiglie in nome di quell'omofobia che tenta di sostiene sia un presunto "diritto di espressione".
Lo dichiarò dal suo blog, quando fece vittimismo per le polemiche che derivvatrono dalla sua partecipazione alla veglia del gruppo integralista, asserendo che «nella vita può capitare di essere considerato intollerante perché partecipi a una manifestazione per difendere la libertà d’opinione e di espressione. A me è successo, quando sono stato invitato a partecipare a partecipare a un incontro pubblico delle cosiddette ‘Sentinelle in piedi’ a Cagliari, organizzato per criticare il ddl Scalfarotto».
È curioso che il nuovo sindaco di Cagliari ritenga che il cosiddetto DDL anti-omofobia minacci la libertà di opinione e di espressone, ma sappiamo che quello è un ritornello che il fondamentalismo organizzato ama ripetere ogni qualvolta tenta di sostenere che i diritti e l'odio debbano avare pari dignità all'interno del dibattito politico. Ed infatti Truzzu si fece portavoce delle teorie di Alberto Agus, esponente del partito di Mario Adinolfi, al fine si sostenere che omofobia «non è riconosciuta dalla scienza e dall’OMS» e che il contrasto dell'odio servirebbe ad «approvare la legge sull’omofobia e successivamente il matrimonio gay e l’adozione, grazie alla limitazione della libertà di opinione di chi non è d’accordo, porterà poi all’esplosione della Fivet per le coppie omosessuali: ed è questo il vero business. Uno scenario inquietante dove la famiglia verrà deformata e perderà tutte le sue funzioni riconosciute»,
Insomma, le solite stupidaggini con cui Adinolfi cercava di conquistare consensi elettorali, coll'aggravante che ora c'è un sindaco che sostiene che ogni dissenso sia sempre legittimo e che i diritti violino chi odia. Quindi, per proprietà transitiva immaginiamo difenderà chi stupra delle minorenni sostenendo che la legge contro la pedofilia minacci il "diritto di opinione" di chi è favorevole...