Le uccidono il figlio, ma le leggi anti-aborto dell'Alabama
Una donna ha sparato cinque colpi di pistola contro una donna incinta e ha ucciso il bambino. Ma dato che è tutto ciò è accaduto in Alabama, le nuove leggi contro l'aborto volute dai fondamentalisti religiosi hanno stabilito che chi ha premito il grilletto dovesse essere scagionata e che la gestante dovesse essere ritenuta un'assassina in quanto era stata lei ad iniziare la lite.
La donna che ha sparato il corpo mortale era stata dapprima incriminata per omicidio colposo, ma il gran giurì della contea di Jefferson ha deciso dovesse essere lasciata libera in quanto le nuove norme integraliste che colpevolizzano le donne che abortiscono (anche in caso di stupro e di incesto) sancisce che la madre dovesse essere ritenuta responsabile in quanto l'Alabama è anche uno stato "stand-your-ground", il che significa che le persone sono autorizzate a usare la forza fisica per difendersi se la loro ragione è considerata "giustificabile".
Fosse per i vari Cascioli che inneggiano a quelle leggo per quei sedicenti "cristiani" alla Pillon che vanno in giro a dire che la "difesa è sempre legittima" anche se si spara alle spalle di un uomo in fuga, questo è lo schifo che potremmo ritrovarci pure in Italia.