Carlo Botta: «Gender vuole dire pedofilia». Poi usa Bibbiano contro Eros Ramazzotti
Ex delegato nazionale nella Giunta Nazionale della Confindustria Italiana a rappresentanza dei Consulenti Marketing Italiani, Carlo Botta è un convinto «sovranista» votato al culto dell'estrema destra, impegnato nel promuovere l'idea che l'Unione Europea e l'euro debbano essere visti come «crimini epocali».
Doppo aver lavorato come marketing manager per alcune multinazionali russe, dal 2010 ha iniziato a ricoprire l'incarico di «ricercatore e propagatore» per alcune imprecisate «associazioni culturali» allo scopo di promuovere l'antieuropeismo. Sostiene anche di aver curato il «marketing politico» per conto di «qualche prof amico che sovente vediamo in Tv».
Sui suoi canali social, tra insulti contro i magistrati, cittadini e donne, non poteva mancare la solita crociata d'odio contro gay e lesbiche. Usando una bandierina tricolore in quello che parrebbe un vilipendio al Tricolore, il sovranista giura che il termine «gender» sia sinonimo «pedifilia» e che l'abuso sui minori venga «insegnato» nelle scuole:
Se la matrice degli slogan è facilmente riconducibile alla lobby omotranbsofobica di Massimo Gandolfini, interessante è come la percentuale dei contrari sia passata dal 2% all'82% non appena il sondaggio è stato diffuso all'interno dei gruppi legati a Mario Adinolfi.
In fondo è per loro fondamentale far passare l'idea che l'odio sia condiviso e che non ci si debba vergognare ad ostentarlo. È un po' come è avvenuto con il razzismo: non è che l'Italia è improvvisamente diventata razzista, è che i razzisti hanno smesso di vergognarsi di esserlo da quando al governo c'è un vicepremier che è più razzista di loro e che paga con soldi pubblici un pool incaricato di inventarsi fantomatiche "giustificazioni" all'odio che i suoi proseliti potranno ripetere a pappagallo.
Se sappiamo che l'educazione al rispetto non significa «insegnare il gender», così come sappiamo che proteggere i minori da compagni o genitori omofobi dovrebbe essere un dovere dello Stato, il signor Carlo Botta ci spiega anche com'è che lui vuole insegnare ai suoi figli attraverso modalità «delicate»:
In altre parole, lui insegna ai suoi figli che la donna è un oggetto sessuale e che loro madre può essere tranquillamente sostituita con una qualche ragazza trovata su Internet purché si faccia trombare. Un'opinione che viene ribadita quando il signor Botta spiega che lui reputa «imbecilli» le femministe che protestano contro il sessimo di Libero:
Ed è sempre un cieco odio contro le donne a trasparire anche dagli insulti che dispensa contro le donne verso cui il suo Matteo Salvini ha aizzato l'odio fascista e legista:
Ovviamente non manca la speculazione, con il signor Botta che giura che i bambini si Bibbiano possano essere usati per creare odio contro il Pd nonostante il Procuratore abbia già chiarito che tale associazione sia pura calunnia diffamatoria. Evidentemente ai suoi figli vuole insegnare a mentire per giustificare l'odio...
Sempre sciallando il caso di Bibbiano per dispensare insulti gratuiti contro tutti e tutto, il signor Carlo Botta ci illustra anche la sua curiosa tesi per cui Eros Ramazzotti sarebbe responsabile dei fatti visto che a Sanremo sostenne le unioni civili:
Ed ovviamente non poteva mancare la solita minaccia di morte:
I deliri proseguono, tra insulti gratuiti, offese, piagnistei, vittimismo e forte violenza. Il tutto inneggiando ad una guerra civile che possa cancellare i diritti degli altri per imporre la sua volontà: