Il fumettista de Il Giornale si lancia in insulti gratuiti contro i gay e le loro famiglie
Tutto è iniziato quando quando Matteo Salvini ha iniziato a capire che i suoi insulti gratuiti contro la Boldrini gli avrebbero portato i voti di quella parte di intolleranti che si eccitano sessualmente con chi ostenta atti di puro bullismo davanti ai loro figli: da quel momento politica italiana ha fatto un ulteriore salto verso la depravazione. Ormai siano in un clima in cui ogni elettore leghista o neofascista trascorre le proprie giornate a vomitare insulti contro gli avversari politici attraverso calunnie, generalizzazioni e revisionismi ideologici.
Ormai lo scontro è continuo. Se oggi c'è un Salvini che sfida gli italiani che credono ai diritti umani, ieri c'era un Salvini sfidava quelli che non gradivano vedere i rom sbattuti in mezzo ad una strada, così come l'altro ieri c'era un Aalvini promuoveva odio tra nord e sud... insomma, per lui tutto è una contrapposizione in cui c'è un "noi" che deve sopraffare un "loro".
Ed è così che se la propaganda di estrema destra contro il Partito Democratico sceglie di sostenere che i loro elettori debbano essere ritenuti «pedofili» in base ai piani di organizzazioni integraliste estere, le famiglie arcobaleno vengono tirate per la giacchetta nella loro demoniaca macchina del fango solo perché sperano che cavalcare l'omofobia possa aiutarli a promuovere un incremento del clima d'odio.
Se il leghista che dovrebbe fare il ministro degli Interni non fosse troppo impegnato con i suoi comizi televisivi o con i suoi messaggi contro i partecipanti ai Pride, forse potrebbe prendere posizioni contro le schifezze che i suoi sostenitori stanno partorendo, ad iniziare da questa:
Sostenere che le famiglie arcobaleno vogliano "rubare i bambini" è quanto di più squallido e deviato possa partorire una mente malata. Sarebbe come se davanti alle innumerevoli storie di abusi da parte di genitori eterosessuali si iniziasse a dire che le famiglie etero sono un pericolo per i bambini!
Ed è mai possibile che ogni giorno si debbano subire insulti gratuiti mentre il Quirinale tace e la polizia non fa rispettare i più basilari principi costituzionali?
E perché questo tizio si sente di poter insultare i Pride dopo essersi dimostrato incapace di capire il senso di una semplice maglietta su cui erano riportate le esatte parole pronunciate da Salvini durante il suo comizio elettorale dalla Gluber? E davvero non ha compreso che quella è la bambola gonfiabile con cui il suo "capitano" rappresentava la Boldrini durante i suoi comizi?
Il signor Alfio Krancic si definisce «un disegnatore» con quei suoi disegnini stilizzati che incitano all'odio e alla xenofobia. Alle elezioni politiche italiane del 2013 si candidò al Senato per la Fiamma Tricolore, senza venire eletto. Attualmente pubblica vignette quotidiane sulle pagine de Il Giornale.
E chissà che qualcuno non possa spiegargli che il ragazzo da lui messo alla gogna è etero dato che non tutti gli etero sono trogloditi come quelli che ridono davanti alle sue squallide vignette?
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