Il salvinismo
L'ideologia salviniana sta rendendo l'Italia un Paese in cui se si urla in faccia ad una donna che è una troia e che deve farsi violentare da dei neg*i di merda non succede nulla. Se però si espone un cartello con scritto "ama il prossimo tuo", arriva la Digos.
È un Paese in cui chi inveisce contro l'Europa è lo stesso che non va alle riunioni dei ministri europei perché preferisce farsi propaganda elettorale grazie alle ospitate dalla D'Urso. Dove nessun giornalista ride in faccia a quei leghisti che sostengono che la Libia sia un «porto sicuro» nonostante continuino a giungere notizie di persone uccise da fame e da malattia all'interno di quei lager in cui Salvini vorrebbe deportare i migranti.
E non meno patetica è la continua creazione di patetiche carnavelate mediatiche in cui Salvini vuole mostrare tutto il suo bullismo contro specifiche organizzazioni, arrivando sino a paradossi in cui gli agenti della Guardia di finanza che aveva schierato per impedire alla SeaWatch3 di poter attraccare a Lampedusa siano gli tessi che oggi hanno sbarcato 46 migranti a Pozzallo. Questa volta senza fare una piega e senza sprecare risorse in sceneggiate. Evidentemente tutto è un calcolo cinico in cui Salvini identifica vittime che siano sacrificate alle sue convenienze elettorali, ancor più se la capitana è una donna e lui potrà compiacere i misogini oltre che gli xenofobi
E non manca pure la censura, con il ministro che minaccia le giornaliste che contraddicono le sue parole e che configura la sua pagina Facebook in modo da impedire ai cittadini di poter menzionare i 49 milioni di euro che la Lega ha rubato. Evidentemente al "capitano" non piace si possa criticare un partito che promette guadagni sulla vita dei migranti mentre loro rubano o gonfiano i loro rimborsi spese...