La lobby di Cascioli contro Amazon: esigono vendano libri che incitano alla violenza contro i bambini gay
Amazon ha deciso di ritirare dalla vendita del mercato inglese e statunitense i libri di Nicolosi volti a promuover screditate "cure" dell'omosessualità. Uno tra i titoli più controversi era un volume intitolato "Una guida per genitori per prevenire l'omosessualità" in cui il fondamentalista anti-gay invitava i genitori a compiere vere e proprie torture psicologiche contro i loro stessi figli.
Tanto è bastato a mandare su tutte le furie il fondamentalista Riccardo Cascioli, già impegnato nella promozione di fantomatiche "cure dell'omosessualità" presso svariate scuole cattoliche italiane. In un surreale articolo pubblicato da Il Timone, è ricorrendo alle solite decontestualizzazioni ideologiche che tanto eccitano la propaganda integralista che la sua lobby arriva a vomitare il titolo: "Su Amazon proibito Joseph Nicolosi, padre della terapia riparativa. Ma non Hitler o Mao".
Cosa c'entrerebbe Hitler con la loro demoniaca promozione all'odio lo sanno solo loro, ma è con una ferocia inumane che i fondamentalisti incalzano:
Su Amazon proibito Joseph Nicolosi, padre della terapia riparativa. Ma non Hitler o MaoAmazon è capitolata di fronte alla censura arcobaleno. Riporta infatti Nbc News che, «in seguito alla crescente pressione esercitata dagli attivisti Lgbtq, Amazon ha rimosso dal suo sito i libri in lingua inglese dell’uomo considerato “il padre della terapia riparativa”. Il dottor Joseph Nicolosi [morto nel marzo del 2017, ndR], fondatore della clinica psicologica Thomas Aquinas, ora chiusa, e dell’Associazione nazionale per la ricerca e la terapia dell’omosessualità (Narth), ha creato diverse guide pratiche rivolte ai genitori dei giovani LGBTQ, tra i quali: Omosessualità – Una guida per genitori».
Esatto, si tratta proprio della guida che incita i genitori a infliggere atroci torture psicologiche ai propri figli e che la setta di Cascioli sostiene debba essere ritenuta una vera e propria Bibbia per ogni omofobo che disprezza la vita e la verità umana. Ed è sempre sostenendo che l'odio debba essere messo sullo stesso piano dei diritti che, infarcendo le frasi delle loro patetiche teorie che amano spacciare per verità di fede, scrivono:
Inoltre, è interessante rilevare che la censura dei testi di Nicolosi è di per sé paradossale. Paradossale perché ad attuarla sono esattamente coloro che si stracciano le vesti quando qualche genitore, in nome del primario diritto a educare i figli secondo i propri valori di riferimento, chiede che nelle scuole non vengano letti a bambini e ragazzi testi contrari alla legge naturale, che parlano di bambini con due mamme o due papà, che inneggiano all’utero in affitto e via discorrendo. Testi che, peraltro, si chiede semplicemente di non leggere in contesti educativi, non di non vendere più.
Nel gergo integralista "contrario all'ordine naturale" è tutto ciò che sia contrario al volere di Pillon e di Gandolfini, i due fondamentalisti che dicono di detenere la verità sia una imprecisata divinità razzista, omofoba e xenofoba con cui tentano di sostituire il Dio di cui parlava Gesù. E non meno grave è come la lobby di Cascioli continui a parlare ossessivamente di GpA sapendo che l'odio creato contro una pratica poco conosciuta in Italia fa molta presa tra i più disinformati.
Ed ancora, è sbraitando in modo sempre più dissennato che i fondamentalisti concludono:
Ma paradossale anche perché, solitamente, quando si parla di censure e limitazioni alla libertà di stampa, oltre che ai regimi il pensiero corre subito alla Chiesa cattolica, per via dell’Indice dei libri proibiti (Index librorum prohibitorum), inaugurato nel 1558 da Papa Paolo IV e rimasto in vigore fino al 14 giugno 1966. Eppure, mai nessuno rimarca come la gerarchia ecclesiastica non sia mai stata contraria alla diffusione di libri, bensì semplicemente vigilasse affinché uno strumento di per sé neutro fosse utilizzato per il bene. Nessun fine liberticida dunque, bensì – come ebbe a scrivere la Congregazione per la Dottrina della Fede nella notifica che accompagnava l’abolizione dell’Index – un ammonimento alla «coscienza dei cristiani a guardarsi, per una esigenza che scaturisce dallo stesso diritto naturale, da quegli scritti che possono mettere in pericolo la fede e i costumi». Un intento, questo, che appare ben lontano dall’agire della Lobby Lgbt e di Amazon.
Insomma, giurano che sarebbe il Vaticano a sostenere sia doveroso promuovere atti di violenza contro i gay dopo essere ricorsi alla paura che tentano di creare contro una fantomatica "lobby lgbt" con cui amano riempirsi il deretano prima di defecare le loro schifezze che schiamano "articoli".
Ed il loro piano pare diabolico, dato che chiedono che i genitori possano abusare dei propri figli mentre, al contempo, sostengono che alla scuola debba essere impedito di poter offrire loro aiuto: in tal modo i genitori potranno persino spingere al suicidio i propri figlie senza che nessuno dica niente.
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