Nicola Porro usa i gay per incitare all'odio religioso
Nicola Porro appare letteralmente ossessionato dal tentativo di creare contrapposizioni sociali, promuovendo l'ideologia per cui ogni gruppo sociale dovrebbe tentare di sopraffare gli altri dato che lui ritiene che ogni forma id convivenza sia impossibile.
Ma pare davvero surreale come Porro sia arrivato a usare i gay per promuovere odio contro l'Islam, in quella sua categorizzazione che si basa su etnia ed orientamento sessuale e non certo sui comportamenti e sugli estremismi dei singoli. Scrive:
In realtà sembra sia Porro ad essere andato in cortocircuito, ma si sa che la propaganda di estrema destra si basa sull'attribuire pensieri ed opinioni agli altri per poi strumentalizzarli. E non pare andare meglio con ciò che si legge sul suo sito di propaganda, dove tale Alessandro Gnocchi afferma:
Siamo in un sobborgo a nord di Londra. Una signora in niqab, dunque musulmana, insulta un militante LGBT avvolto nella bandiera arcobaleno. Alla fine, il militante viene allontanato da uno steward. Nessuno si sogna di dire qualcosa alla signora velata.
Morale: le due minoranze coccolate dalla sinistra ben presto entreranno in conflitto e molti scommettono che sarà l’ortodossia religiosa a vincere. Il multiculturalismo ci ha preparato una bella società (in)tollerante… In realtà il video ci dice che è impossibile stare contemporaneamente con l’islam ortodosso e con il movimento LGBT. Presto si imporrà una scelta. Il rischio è che il primo, anche in modo democratico, possa imporre leggi liberticide in cui non c’è spazio per il secondo.
Se è curioso che ad interessarsi a gay e mussulmani sia quella fazione politica che non li vorrebbe nessuno, fa una certa impressione conservare come is parli di «due minoranze coccolate dalla sinistra». Forse avrà voluto stringere l'occhio all'odio di quei leghisti che si masturbano davanti ad un arrestato che viene illegalmente torturato contro le garanzie di uno stato di diritto, ma pare surreale voglia negare che in democrazie le minoranza debbano essere tutelate da tutti.
Ed è altrettanto preoccupante come tenti di creare odio sostenendo che si andrà verso un «conflitto» nonostante sia evidente che esistono delle regole e che quelle regole devono essere fatte valere nella libertà e nel rispetto di ogni diversità.
Casomai il problema è l'impunità che certe destre tentano di attribuire alle confessioni religiose (cristianesimo compreso) nella sistematica violazione delle libertà altrui. Non è che i forzanovisti che pregano contro i gay siano meglio di una signora inglese.
Ma Prorro pare aver eccitato i suoi proseliti, tutti in fila nel sognare un mondo in cui gay e islamici vengano sterminio per ottenere il predominio del maschio padano votato al culto del cattivismo salviniano.