Salvini si compiace per la foto dell'imputato illegalmente bendato (e ne garantisce l'estradizione)
I leghisti sono tutti eccitati perché il loro Matteo Salvini tortura gli imputati a sfregio delle leggi italiane. Si compiacciono di vivere in uno stato in cui salvare vite umane è diventato reato e in cui i neofascisti possono tranquillamente occupare abusivamente stabili di pregio in centro a Roma mentre i poveri vengono cacciato dai loro rifugi di fortuna.
E dato che molti di loro hanno difficoltà a scrivere o a leggere, la propaganda salviniana ha già confezionato immaginette social che vedono il ministro pronto a bullarsi di quelle violazioni della legge:
L'articolo 114 del codice penale vieta «la pubblicazione dell'immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre la stessa si trova sottoposta all'uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica», così come l'articolo 42 bis dell'Ordinamento penitenziario impone l'adozione di «opportune cautele per proteggere» gli arrestati «dalla curiosità del pubblico e da ogni specie di pubblicità».
Ma Salvini se ne frega e se ne bulla, tanto i suoi non capiranno che quella carnevalata è la scappatoia con cui Salvini garantirà l'estradizione ai due assassini.
Ed è inutile che se ne esca ancora una volta con la balla dei lavori forzati dato che l'Italia non lo prevede. Il suo mentire sistematicamente agli italiani a fini autopromozionali sta diventando imbarazzante, quasi non fosse già abbastanza imbarazzante un governo che non sta facendo nulla perché troppo impegnato a trovare pretesti per farsi campagna elettorale con i soldi degli italiani.
Ormai non esistono più discussioni pubbliche sulla base delle indagini, esistono gogne social basate su quella che Salvini dice debba essere ritenuta la verità. Ed è solo su quella base che una cittadina incensurata come Carola Rackete può esseee perseguitata e insultata sulla base di un ministro che sostiene la si debba ritenere colpevole dato che a lui non frega nulla di ciò che dice la legge.
E mentre Salvini pare aver trovato un sistema per compiacere la sete di violenza dei suoi elettori mentre garantirà impunità agli assassini, i suoi seguaci paiono non rendersi conto che sono i loro diritti ad essere stati calpestati dato che il giustizialismo e il mancato rispetto dei diritti cistituzionali potrebbe colpire chiunque e renderebbe l'Italia molto simile a quei regimi contro cui Salvini è solito sbraitare al solo fine di fomentare paure irrazionali da poter riutilizzare per il suo profitto.
In fondo lui è il tizio che diceva alla sorella di Cucchi che dovesse vergognarsi, anche se poi è emerso che Salvini aveva tirto e che lei avesse ragione