Simone Pillon: «I Pride sono un abominio. Io prego contro di loro»
Dopo ogni singolo Pride, il senatore leghista Simone Pillon ci tiene a farci sapere quanto lui disprezzi un intero gruppo sociale. Dedicandosi a cercare qualunque cartello possa permettergli di opporre il suo presunto "cristianesimo" di matrice leghista a chi chiede che il nome di Dio non debba essere stuprato nel tentativo di legittimate l'odio, il leghista scrive:
Se anche volessimo prendere per buona la fantasiosa reinterpretazione delle due immagini fornita dal leghista, non è chiaro su che basi Pillon dichiari che Dio sia sicuramente etero. Forse ritiene che se a lui piace portarsi a letto delle donne e se lui si reputa l'immagine della perfezione divina, allora Dio non può che essere fatto a sua immagine e somiglianza. Peccato che molteplici filosofi (anche si quell'epoca medioevale che tanto lo appassiona) ipotizzavano che Dio potesse essere la somma del tutto: quindi sia uomo che donna, sia gay che etero...
Ed ancora, non si comprende perché mai il crocefisso sarebbe blasfemo. Sarà che lui preferisce usarlo contro i bambini di altre religiosi o ama vederlo brandito durante le preghiere anti-gay organizzate dai suoi amichetti neofascisti, ma un senatore non può permettersi di sostenere che ai gay debba essere vietato di poter essere credenti solo perché lui spera di poter usare la religione contro di loro. E non meno chiaro è su quali basi il leghista che odia i migranti e che plaude alla fantomatica "Legittima difesa" si proponga come colui che deve decidere che cosa pensi Dio.
Peccato che Pillon sia però andato molto oltre dato che tutti i suoi insulti e tutte le sue offese si basano su un dato falso. Quello che vediamo vediamo sul cartello non è il Dio cristiano ma il protagonista di un fumetto giapponese.
A meno che Pillon non voglia sostenere di vedere Dio in quel disegno, Dio Brando è il protagonista di un anime. E neppure il nome è un riferimento religioso dato che è ispirato al cantante Ronnie James Dio e all'attore Marlon Brando. Quindi, checché ne dica il leghista con evidenti scopi di promozione all'odio, quello non è il figlio di Dio ma solo un personaggio dai vesititi appariscenti che è il figlio del personaggio Giorno Giovanna.
Pillon pare quindi voler scimmiottare l'Isis nell'abuso della religione come strumento d'odio sulla base di una falsa testimonianza, peraltro ostentando non poca blasfemia nel suo vile tentativo di usare la preghiera come strumento di offesa. Un senatore che prega contro i cittadini è un abominio oltre ad una violazione dei principi costituzionali. Ma il leghismo è questo: bullismo istituzionale da parte di bulli che sanno solo odiare.
A proposito, non vi pare surreale che a sostenere che i gay siano «accecati dall'odio» sia un tizio che vuole danneggiare le loro famiglie, vuole depenalizzare chi omocidi, vuole torturare i bambini terminali e vuole lasciar morire i naufraghi?