Dopo gli arresti per 'ndragheta, Fratelli d'Italia di Piacenta punta sull'isteria «gender»

Dopo aver assistito all'arresto per 'ndrangheta del loro presidente del consiglio comunale, il partito di Giorgia meloni si è messo a strillare che il contrasto alle mafie non sarebbe la loro priorità dato che loro sono molto più preoccupati che un qualche ragazzino gay non sia reso vittima di bullismo e di violenze per compiacere la loro ostentata omofobia.
Lo hanno fatto attraverso una surreale «interrogazione urgente» in cui una collega del camorrista, tale Gloria Zanardi che il comune verifichi urgentemente se nei cataloghi delle biblioteche comunali siano presenti fantomatici «libri gender» anche se lei non ha alcuna prova della loro fantomatica esistenza. In altre parole, chiede che del denaro pubblico sia buttato via per compiacere le paratoie estremiste e i sogni censori di una destra che campa sull'odio.
Sottolineando come la sua «mozione urgente» sia una pura trovata ideologica, la Zanardi afferma: «Al momento non sono giunte segnalazioni in merito, ma si ritiene doveroso approntare tale verifica, visto che in altri comuni si sono riscontrate circostanze di questo genere. La lotta all'omofobia ed ad ogni forma di discriminazione è il retroterra culturale, giuridico ed umano di ogni democrazia ed è sancito dall'art. 3 della nostra Carta Costituzionale. La solidarietà al mondo omosessuale per le discriminazioni, non determina, allo stesso tempo, un sostegno alle unioni ed alle adozioni omosessuali, né tantomeno all'ideologia gender che vorrebbe diffondere tra i bambini l'idea che ciascuno possa scegliere il proprio orientamento sessuale a prescindere da come natura lo ha creato. Da sempre, Fratelli d’Italia, che rappresento, insorge con fermezza di fronte a qualsivoglia tentativo di instillare, a tutti i costi, nelle coscienze dei bambini idee e concetti che vogliono alterare la serena visione dell’esistenza secondo natura e soprattutto della famiglia naturale. Abbiamo già riscontrato i danni che certa cultura (di sinistra) ha provocato alle giovani vite di bambini e genitori, come recenti casi di cronaca testimoniano. In questo periodo culturale e sociale delicato deve essere tutelato al massimo il benessere e lo sviluppo dei nostri bambini».
Insomma, la signora dice che non ci sarebbe omofobia nel sostenere che ai gay dev'essere negata una famiglia in virtù di come lei sostenga che l'eterosessualità sia un nuovo arianesimo. Ed è surreale che nella sua invettiva stupri l'articolo 3 della Costituzione mentre si lancia nel sostenere che "naturale" sarebbe sinonimo di "eterosessuale" o nel sostenere che rispettare l'identità dei bambini sia un errore o la i possa "inculcare".


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