Gli assalti degli ultranazionalisti non hanno fermato il Belgrado Pride 2019

Davanti alle consuete minacce e alla provata ferocia dei fondamentalisti anti-gay, centinaia di poliziotti in assetto anti-sommossa hanno dovuto blindare il Pride di Belgrado per difendere i manifestanti dagli ultranazionalisti ed integralisti religiosi. E nonostante non siano mancate cariche ed aggressioni, le forze dell'ordine sono riuscite a scongiurare l'epilogo del 2010, quando numerosi partecipanti vennero aggrediti e picchiati a sangue.
Da segnalare è stata la presenta della Prima Ministra Ana Brnabić alla testa del corteo, antivcipata da una sua dichiarazione sui social: «Oggi andiamo al Pride di Belgrado. Costruiamo insieme una società basata sui valori della tolleranza, comprensione e supporto per tutti i gruppi di minoranza».


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
In centinaia ai Pride di Messina e Caltagirone
Onda Pride, oggi otto cortei
Gli influencer di destra incitano all'odio contro la madrina del Pride: «Elodie è una cagna»
Gli influencer di estrema destra rilanciano il video della presunta "bisex" che odia Pride e le femministe
Salvini paragona i partecipanti del Pride agli alpini che molestarono centinaia di donne
Fratelli d'Italia attacca il Milano Pride, accusando i partecipanti di "molestie sessuali"