I fedeli di don Mirco Bianchi invocano l'uccisione dei gay
Nelle file dell'estrema destra, pare spopolare l'uso della religione come mezzo di propaganda politica. Ed è così che don Mirco Bianchi, parroco di Villamarina e Gatteo Mare, si è spinto sino a proporre ai propri "fedeli" un quesito "biblico" assai discutibile:
Curioso è come il sacerdote sostenga che si debba scegliere il proprio prossimo, violentando una frase biblica per tesi assai poco cristiane a cui accosta un'accusa di "blafemia" verso chi sostiene che la madonna non sia dalla parte di Salvini nel chiedere che i migranti siano abbandonati alle acque del Meditteraneo:
Il ricorso alla contrapposizione semplicistica tra persone dev'essere un tema che lo appassiona, dato che già in passato tentò di usare quella formula comunicativa per giustificare l'odio religioso o per mettere in contrapposizione chi salva vite umane a chi chiede che il prossimo sia abbandonato al suo destino se poco gradito agli elettori leghisti:
Ovviamente non mancano neppure generalizzazioni ideologiche, con messaggi in cui si dice che Carola Rackete non dovrebbe occuparsi di salvare vite umane dato che lui la preferirebbe vedere impegnata ad inveire contro gli islamici (peraltro usando la donna come pretesto dato che il sacerdote collabora con quelle lobby integraliste che teorizzano la sottomissione femminile):
All'appello non manca mai neppure l'odio contro i gay, con viglnette di promozione all'odio che sciacallano i bambini di Bibbiano o insulti rivolti alle coppie gay verso cui i suoi "fedeli" chiedono venga applicata la pena di morte come in epoca nazista: