L'Italia del «gné gné gné»
Il linguaggio sovranista è volgare e spesso violento, appositamente studiato per far breccia nelle menti più di cittadini su cui Salvini rivendica la volontà di esercitare «pieni poteri». È così che i sostenitori di Greta diventano i «gretini», i sostenitori del PD diventano «pidioti», i non-razzisti sono «accoglioni» e i sostenitori della moneta unica diventano gli «eurinomani»... sono tutti termini che ammiccano a delle parolacce, quasi si fosse all'asilo e si cercasse di suscitare le risatine di un qualche bambinetto particolarmente stupido.
Peccato che qui i bambini non c'entrano nulla e che quello sia il linguaggio scelto da "intellettuali" e "giornalisti" di estrema destra per rivolgersi ai loro elettori, forse ritenendoli incapaci di comprendere che la proposizione di simili termini è innanzitutto un'offesa a loro stessi. E se il dibattito politico viene ridotto al "gne gne gne" di chi manda «bacioni» ai «rosiconi», pare evidente che venga a mancare lo spazio per un qualunque dibattito serio in cui ci sia spazio per la ragione.
Salvini piace perché trangugia Nutella ed odia «ricconi» e «professoroni» mentre asseconda la mediocrità con discorsi da bar. E poco importa se il suo proporsi come «uomo del popolo» sia una farsa dato che Salvini è ricco sfondato, possessore di 3mila azioni di grosse aziende energetiche come A2A, Enel e Acea oltre ad altre 3mila investite in BG Selection, una Sicav di Banca Generali che ha però sede a Lussemburgo, il paradiso fiscale europeo.
Salvini è dunque l'odiatone di Junker che investe i suoi risparmi nel Paese di Junker, così come è il "sovranista" che mette al sicuro i suoi capitali all'estero. C'è un Salvini pubblico che recita un copione e un Salvini privato che fa altro, tanto i suoi elettori si bevono tutto.
Alcuni credono persino che esiste una fantomatica «ideologia gender» basata su quelle teorie di Amato che ha fatto man bassa di patrocini leghisti nel suo andare in giro a dire che «percepirsi» di un determinato genere significherebbe «scegliere» quel genere. Basterebbe conoscere l'italiano per comprendere che i due termini non sono sinonimi, ma al leghista piace gli si offrano facili pretesti per giustificare i loro pregiudizi e dato che loro odiano le persone trans, ben venga qualunque stupidaggine possa essere ripetuta per "giustificare" un odio irrazionale come quello. E ben vengano anche quei giornali di estrema destra che offrono slogan da ripetere a pappagallo, magari sostenendo che i 17 anni di Ruby Rubacuori la avrebbero resa una donna consenziente che doveva poter avere rapporti sessuali a pagamento con Silvio Berlusconi mentre i 16 ani di Greta Thunberg la renderebbero una "bambina manipolata" visto che parla di emergenza climatica e quello è un tema che non interessa ai loro elettori.