Un miliziano di Provita Onlus molesta una minorenne per strada e diffonde illegalmente le immagini su Internet


Dopo aver molestato i bambini di una scuola media con i loro manifesti d'odio piazzati all'insaputa dei genitori davanti al plesso scolastico, i miliziani di Toni Brandi e Jacopo Coghe sono tornati a volare la legge. Ovviamente inneggiando al loro Matteo Salvini quale fine unico delle loro campagne finanziate da Mosca, un ignoto che si identifica come membro dell'organizzazione omotransifobica ha diffuso senza autorizzazione alcuna le immagini di una minorenne che accusa di aver vandalizzato uno di quei loro manifesti in cui si raccontano bugie sul fine vita al fine di ottenere che i malati siano torturati per compiacere piacere il loro sadismo e gli interessi dei loro finanziatori.

Nel video si ode la voce minacciosa di un uomo che si dichiara parte dell'associazione e che aggredisce la minorenne: «Perché ledete il nostro diritto di esprimerci liberamente pagando?», urla. Poi, inseguendo la ragazzina come uno staker, l'aggressore si lancia nel pretendere che la minore gli consegni i suoi documenti. Poi, con toni sempre più minacciosi, il molestatore inizia a sbraitare: «Non rispondono alle nostre domande i nostri amici. Allora ci identifichiamo??! Voglio denunciarti! Ti porto in tribunale!!!». Peccato che solo un agente di polizia possa chiedere i documenti a qualcuno e solo un giudice preliminare possa stabilire chi andrà in tribunale o meno, il resto è pura minaccia.

Il video della minorenne è stato poi illegalmente pubblicato in rete, con il volto ben visibile ed esposto a quei 35mila utenti che si sono cimentati in insulti, minacce e invettive. Il tutto in un palese episodio di cyberbullismo, scandalosamente usato a fini propagandistici attraverso un commento trasudante d'odio e di mistificazione in cui si afferma: «Dopo le aggressioni ai gazebo della Lega a Cosenza, Livorno, Roma, Monte San Pietro, Padova, le liste di proscrizione di Gubbio, ecco Bologna! Attivisti LGBT distruggono i manifesti di ProVita e Famiglia! Questa è la loro democrazia».
Se è buffo che a parlare di democrazia siano quelli che dichiarano di aver speso soldi per disinformare i cittadini ed impedire che gli altri possano morire con dignità come previsto dalla Costituzione, surreale è con quanta disonestà si manipoli un singolo episodio per attaccare un intero gruppo sociale secondo gli schemi usati dai nazisti contro gli ebrei. Il tutto mettendo in copia i maggiori ideologi dell'estrema destra:


La legge vieta di mostrare il volto di minorenni ed un simile filmato non può essere diffuso senza una liberatoria. Possibile che i fondamentalisti di Provita Onlus siano lasciati liberi di delinquere illegalmente contro i minorenni? Ed il caso non pare isolato: nei giorni scorso Maria Rachele Ruiu pubblicò senza alcuna censura le immagini scattate a due minorenni che lei sostiene debbano essere ritenuti "prova" di quanto i gay sarebbero sbagliati.
Inoltre pare surreale che Toni Brandi e Jacopo Coghe si vantino di come le loro campagne siano politicamente scorrette per poi fare vittimismo se i loro messaggi suscitano indignazione e proteste.
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