Così i russi finanziarono l'integralismo della Noave Terrae, con il leghista Pillon seduto nel loro direttivo
L'organizzazione fondamentalista Noave Terrae di Luca Volonté, membro del direttivo della fondazione che organizza il World Congress of Families, sostiene di battersi per «il diritto di ogni ogni bambino, ad essere cresciuto ed educato, ove possibile, dai propri genitori, dalla propria madre e dal proprio padre» e per chiedere «il diritto di professare liberamente, in pubblico e in privato, la propria fede religiosa». Ovviamente la fede dovrebbe necessariamente essere la loro curiosa interpretazione del "cristianesimo" quale lasciapassare per ogni più perversa forma di discriminazione, così come i genitori vengono da loro catalogati per sesso dato che loro odiano qualunque forma famigliare non sia espressione die loro pruriti sessuali. Lo dicono chiaramente loro presentazione, specificando come il loro obiettivo sia quello di limitare le libertà e i diritti altrui:
Non solo disattesi, ma traditi: sempre più spesso, si assiste alla promozione di “nuovi diritti umani” che nulla hanno a che fare con la concezione dei diritti umani secondo il diritto naturale, e che anzi diventano paradossalmente i maggiori ostacoli alla promozione e al rispetto dei diritti umani veri e propri.
“Nuovi diritti umani” come il cosiddetto “diritto all’aborto” o “alla dolce morte”, il presunto “diritto al matrimonio” per coppie composte da persone dello stesso sesso o il valore della “laicità” dello Stato, che si trasforma in vero e proprio “laicismo” intollerante nei confronti di chi esprime pubblicamente la propria fede religiosa. Diritti presunti, che non trovano spazio in nessuna carta dei diritti o dichiarazione internazionale, ma che si fanno sempre strada con la prassi politica e giudiziaria.
Se nel loro direttivo troviamo il nome del leghista Gianfranco Amato, noto per essere stato uno dei primi fondamentalistia tentare di fomentare isterie con la bufala "gender", è grazie a Report che scopriamo che nel direttivo di Novae Terrae siede anche il senatore leghista Simone Pillon, da anni impegnato nel battersi contro i diritti delle minoranze.
Si apprende anche che da tre conti legati a società azere e russe sono partiti ben due milioni di euro destinati a foraggiare la Noave Terrae, spiegandoci di quali fondi e di quali disponibilità economiche disponga questa gente per cercare di eliminare i diritti civili sulla base di quel "diritto naturale" che è stato teorizzato vent'anni fa dagli evangelici statunitensi per promuovere una famiglia in cui le donne stessero chiuse in cucina e i figli venissero educati in casa.