Facebook nasconde la pagina dell'organo di propaganda di Casa Pound. Meluzzi e Gervasoni temono ripercussioni per gli interessi della Lega
Facebook sta proseguendo con le sue politiche di contrasto contro chi usa la sua piattaforma per diffondere bufale razziste o suprematismo allo scopo di creare paure ed odio irrazionale da cavalcare con fini elettorali. Dopo la chiusura di numerosi profili legati a Casa Pound, il provvedimento ha colpito anche il loro organo di propaganda ufficiale.
Al momento la pagina è stata solo "nascosta" come conseguenza ad un provvedimento per spam: resta dunque attiva, ma non sarà promossa sulle bacheche degli utenti.
Mentre sta andando in scena il solito copione in cui i camerata invocano la «libertà di espressione» dicendo che tutti debbano poter dire qualunque cosa vogliano senza alcuna regola o etica, surreale è l'articolo in cui si vantano della solidarietà espressa dal loro redattore Alessandro Meluzzi.
Primate ortodosso e fondatore del Partito Anti Islamizzazione, il fondamentalista pare quasi voler confermare le accuse nel sentenziare che quel tipo di propaganda rappresenti la principale di nutrimento per l'ideologia "sovranista" di estrema destra.
Riproponendo i suoi soliti slogan, sostiene che «la censura della dittatura del politicamente corretto, voluta dai salotti di Soros e co., prosegue implacabile. È un chiaro attacco alla libertà di pensiero, alle opinioni libere, alla democrazia e alla civiltà del diritto. Pensare che in un’altra epoca tutto questo è stato chiamato "progressismo", oggi dà la nausea. È un’affermazione dello stalinismo della morale. È pura censura e pura repressione. Vergogna!».
Poi incalza: «La cultura sovranista può contare su molte testate coraggiose, come Libero e il Primato Nazionale, e pertanto devono essere sostenute. Da quando la cultura di destra è uscita dalle catacombe, del resto, la sua diffusione ha avuto un importante riverbero sul piano politico, come stanno dimostrando le numerose vittorie alle elezioni delle forze sovraniste. [...+ La stessa Giorgia Meloni mi ha confidato che ritiene il Primato la rivista teorica più valida dell’area sovranista. È quindi auspicabile che Fratelli d’Italia, ma anche la Lega e finanche Berlusconi, la sostengano e aiutino a farla crescere. Senza la cultura, infatti, non si va da nessuna parte».
Tralasciando che il definire «cultura» quell'accozzaglia di odio pare patetico, evidente è come i fascisti del terzo millennio temano un'informazione non manipolata che non porterebbe a quelle isterie su cui vivono i partiti di estrema destra.
Non meno surreale è la difesa a firma di Marco Gervasoni, il quale inveisce contro la commissione per l'odio in rete proposto dalla senatrice Segre. Facendo appello ad una forte dose di dietrologia, afferma:
Intendiamoci, ritengo che la chiusura delle pagine Facebook di CasaPound sia gravissima, ma chiudere il canale del Primato Nazionale è, se possibile, ancora di più grave, visto che si tratta di una testata giornalistica indipendente e regolarmente registrata. Ma, detto questo, ritengo anche che la tempistica di questa censura sia sì curiosa, ma non casuale. È infatti ormai tutto il clima politico che è diventato veramente pesante. E l’istituzione della discutibile Commissione Segre – benché con ogni probabilità non collegata all’oscuramento del Primato – sta lì a dimostrarlo.
Mischiando vittimismo ad una forte sponsorizzazione dei quotidiani che fatturano sul commercio di odio e su dialettiche che prendono di mira interi gruppi sociali, aggiunge:
Facebook non si può presentare sotto forma della vecchia censura, quella repressiva. Ora i progressisti utilizzano motivazioni burocratiche. È quello che a me piace chiamare «liberalismo leninista»: imporre valori liberali con metodi leninisti. Stratagemmi burocratici, insomma, per far accettare la censura. Quello che è assolutamente preoccupante è che, con questo pretesto o richiamandosi alla lotta contro l’hate speech, presto potrebbero essere oscurate anche le pagine di giornali indipendenti come Libero e La Verità, oltre che quelle della Lega e di Fratelli d’Italia, che notoriamente sostengono posizioni anti-immigrazione. Io, ad esempio, in questi giorni sono bloccato temporaneamente su Facebook per aver scritto che molti degli islamisti che hanno compiuto stragi in Europa sono immigrati di seconda generazione.
Peccato che Gervasoni non smebri interessato alle stragi compiute da suprematisti europei che sono stati aizzati all'odio da chi promuove l'ideologia della supremazia bianca. Il tutto, peraltro, negando che la discriminazione è la più probabile causa degli effetti che loro usano per fomentare ulteriori discriminazioni.