La leghista Pucciarelli: «Io unica italiana sul treno. Un invasore è addirittura salito con la bici». Peccato sia prevista dal regolamento di Trenitalia
La leghista Stefania Pucciarelli non è mai andata oltre al diploma di terza media, così come nel suo curriculum figura esclusivamente un'esperienza lavorativa da casalinga. Eppure per far carriera le è bastato essere indagata con l'accusa di istigazione all'odio in seguito ad un messaggio in cui esprimeva apprezzamento verso chi inneggiava ai «forni per i migranti».
A quel punto Matteo Salvini non solo le ha voluto regalare un ricchissimo stipendio da senatrice, ma ha preteso pure venisse nominata presidentessa della Commissione Diritti Umani del Senato. Un ruolo che già pareva incompatibile col suo dichiararsi contraria alla legge contro la tortura o al suo pubblicare instancabilmente fotografie di ruspe sui social network, ma che diviene tragicomica davanti alla carnevalate inscenata per strizzare l'occhio al razzismo del suo leader.
A spiegarcelo è Alessandro Meluzzi, il quale la indica come una figura chiave nel suo sostenere che gli stranieri debbano essere disprezzati, odiati e perseguitati:
Se Mieluzzi che promuove razzismo citando la ricostruzione fornita da Libero delle parole di una leghista pare uno scenario da girone dantesco, il riferimento è ad un video in cui la signora si riprende a bordo di un treno mentre sbraita: «Unica italiana nel vagone pieno di stranieri privi di biglietto. Grazie Pd! Grazie Renzi! E ora grazie anche Giuseppi e ai Cinque Stelle! Urge voto subito!».
Considerato che Renzi e Conte non sono controllori e non si capisce perché mai dovrebbero essere ritenuti responsabile di chi non paga il biglietto, non meno sospetto è come la leghista dica che bisognerebbe crederle sulla parola dato che nel suo video non ha mai mostrato la situazione che sosteneva di avere davanti agli occhi.
Bufale.net segnala anche un utente che afferma di essere stata a bordo del treno insieme a lei e che quello fosse un convoglio ad alta velocità semivuoto in cui nessuno può salire senza aver prenotato un biglietto in anticipo.
Alla stampa "populista" la senatrice leghista non risparmia dettagli su come lei sostenga che la sua teoria dovrebbe legittimare la necessità di ignorare il voto delle urne per consegnare pieni poteri al suo amatissimo Matteo Salvini. Non solo. Sostiene pure che quando c'era lui gli stranieri non salivano sui treni e che sarebbero improvvisamente ricomparsi non appena il suo "capitano" si è auto-silurato nella speranza di ottenere maggiori poteri:
E’ necessario ripristinare la normalità, quella normalità che le politiche di sinistra hanno stravolto, facendo di fatto invadere la nostra nazione, facendo una politica di una nazione senza confini, facendo entrare chiunque. Chiunque non avesse titolo a poter rimanere nel nostro territorio [...] Abbiamo visto, invece, che con la politica di Matteo i porti sono stati chiusi, i confini sono stati fatti rispettare, mentre invece oggi con il governo dell’inciucio, con le due sinistre al governo siamo nuovamente punto a capo, abbiamo nuovamente abolito i confini, abbiamo nuovamente spalancato le porte a chiunque voglia arrivare nel nostro Paese.
[...] La situazione non può che peggiorare, urge più che mai tornare al voto e votare nuovamente Matteo e la Lega per dare dignità agli italiani onesti, alle persone che vogliono rispettare le leggi, agli italiani di poter ripristinare i confini e decidere chi può arrivare nella nostra nazione. Per inciso, uno di loro era salito addirittura con la bicicletta.
Bhe, fermo restando che sui treni regionali è legittimo portare le biciclette sino ad un massimo di cinque biciclette ammonticchiate nello spazio tra le porte, il suo «addirittura» pare indicare che la signora pagata per difendere i diritti umani teorizza che su base razziale debba essere negato quanto stabilito dai regolamenti ferroviari:
Non solo. La leghista sostiene anche di conoscere la nazionalità delle persone a bordo del treno nonostante tale asserzione non può essere confermata a meno che lei non abbia violato la legge pretendendo di vedere i loro documenti, così come pare pura follia il suo giurare che durante il dominio leghista non ci fossero biciclette o stranieri a bordo dei convogli.
Insomma, pare che tra le frange leghiste si faccia carriera a seconda di quanto si sia bravi a fomentare odio e intolleranza, magari a sfregio dei ruoli istituzionali per cui ci cittadini devono pagare decine di migliaia di euro ad una tizia che si è fermata alla scuola dell'obbligo.
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