Mieluzzi dice aver ricevuto un imprecisato «dono» dal comandante interregionale dei Carabinieri di Lombardia, Piemonte e Liguria


Uno dei principi fondamentali di una democrazia sana è che le forze dell'ordine risultino imparziali. Senza fornire spiegazioni, è dalla sua pagina di propaganda social che il fondamentalista Alessandro Mieluzzi si bulla con la sua Giorgia Meloni di aver ricevuto un imprecisato «dono» dal comandante interregionale dei Carabinieri di Lombardia, Piemonte e Liguria:


Pare grave che le forze armate possano premiare un uomo che trascorre le sue giornate a fomentare odio razziale ed omofobia, parlando di fantomatiche «sostituzioni etniche», inveendo contro il Pontefice o fondando partiti politici «anti-islamici». È grave perché cittadino islamico non potrà sentirsi al sicuro nel rivolgersi ai carabinieri se il loro comandante ama chi fattura sulla promozione di odio e di violenza contro di loro. Oppure un gay vittima id omofobia potrebbe aver paura a ricogliersi a chi offre doni al fondamentalista che va in giro a dire che l'omosessualità debba essere "curata" e demonizzata.
Se speriamo che qualcuno potrà chiarire cosa stesse facendo il comandante de carabinieri al fianco del fondamentalista di estrema destra, a sottolineare la gravità dei fatti è come i proseliti di Meluzzi abbaino commentato la notizia con frasi come:

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