Se questa è la "serietà" di Francesca Tololo...
Se la signora Francesca Totolo gestisce le sue "inchieste" contro i migranti con la stessa serietà con cui cerca vendetta dinnanzi al dissenso, andiamo davvero male.
La signora è da giorni impegnata a diffamarci sui social network perché pare non abbia gradito le nostre critiche al suo utilizzo dei due agenti di polizia uccisi come pretesto per attaccare quelle che lei sostiene sarebbero «restrizioni che le Forze dell'Ordine hanno per non venir indagati per tortura».
La donna allegò anche la fotografia di Christian Gabriel Natale Hjort, il giovane indagato che venne ammanettato, bendato e fotografato al fine di essere dato in pasto alla propaganda politica di una ben preciso partito politico (peraltro rischiando di offrire all'assassino un pretesto con cui chiedere l'estradizione).
A spiegarci l'oggetto delle critiche della Totolo è la stessa esponente di CasaPound, la quale ha ripetutamente sostenuto che lei ritiene che il reato di tortura limiterebbe la capacità operativa delle forze dell'ordine:
Nonostante le si sia espressamente spiegato che le critiche riguardavano le sue opinabili opinioni contro la tutela degli indagati, è forse sperando di deridere l'avvocatessa Cathy La Torre e il suo progetto di contrasto all'odio in rete che la signora Totalo oggi scrive:
Tralasciando il suo sostenere che la libertà di espressione sarebbe "diffamazione" sulla base del "perché lo dico io", significativo è come la signora si inventi che qualcuno la avrebbe accusata «di voler introdurre la tortura come metodo coercitivo».
Bastano meno di 5 minuti per poter verificare che nessuno ha mai aggiunto alcunché a quello che lei stessa afferma contro il reato di tortura previsto dal nostro ordinamento: tutto il resto è fantasia e calunnia.
Se davanti ad una semplice ed esplicita spiegazione di una critica ci troviamo davanti ad una signora che se ne esca attribuendo frasi inventate di sana pianta, quale attendibilità si potrà mai dare ai suoi discutibili scritti? E perché mai parla di «odio» nonostante le nostre posizioni siano a suo favore dato che lei stessa potrebbe beneficiare di una legge che vieta il ricorso a violenza ingiustificata qualora le forze dell'ordine decidano di liberare finalmente il lussuoso stabile che il suo partito occupa abusivamente da anni al centro di Roma?
E non è andata meglio con i messaggi successivi, dove la signora Totalo ha iniziato a infarcire i suoi insulti con altre dichiarazioni che sembrerebbero inventate di sana pianta. Sostiene che esisterebbero imprecisate "molte denunce per diffamazione" per poi legarle ad un oscuramento da parte di Google che viene contestualizzato in maniera del tutto calunniosa. Il tutto mettendo il suco amichetto Pillon in copia, giusto per far vedere al senatore leghista che la sua pupilla sta aspergendo fango contro di noi:
Surreale è anche come la signora definisca «sbrocco» l'aver proposto chiarimenti alle accuse contenute in quella sorta di attacco squadrista che da oltre 24 ore viene condotta dai suoi proseliti attraverso insulti, minacce e offese. Ci hanno chiesto dove la signora avrebbe sostenuto quelle tesi, glielo abbiamo spiegato e ora ci offendono perché glielo abbiamo detto.
Ed ancora, sempre ricorrendo a toni rabbiosi e provocatori, la signora si inventa pure che noi avremmo un qualche ruolo di rappresentanza del mondo lgbt (un'assurdità simile al sostenere che lei sia rappresentata da Playboy perché è una rivista rivolta agli eterosessuali) e torna a ripetere con un disco rotto delle accuse che dovrebbe quantomeno dimostrare se non vuole commettere il reato di calunnia. Non è neppure chiaro in che modo vorremmo allinearla al nostro pensiero dato che è lei ad averci minacciato qualora avessimo osato manifestare dissenso dal suo ritenere illegittimo il reato di tortura. Chissà....
Chiude il cerchio il suo sostenere il suo rilanciare la bufala di Mario Adinolfi sulle fantomatiche minacce che il fondamentalista si era inventato ed ovviamente non ha mai potuto dimostrare (anche perché sarebbe stato molto complicato spiegare ad un giudice che lui si sentiva minacciato da un articolo in cui si diceva che era giovane e avrebbe rotto le scatole ancora a lungo):
Chissà, forse la Totolo spera di farci sbroccare dopo ore di contesti insulti e continue vessazioni, ma il suo citare bufale a caso senza manco far finta di verificarle rischia di mostrare una certa superficialità nel suo modus operandi. Ed è grave dato che lei sostiene di essere la detentrice di verità che altri non conoscerebbero.
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