Sgarbi: «L'evasore è un patriota»
«Trovo difficile guardare sempre con disprezzo l'evasore. Costui è solo un patriota che non vuole dare i propri soldi a Luigi Di Maio e compagnia!». Lo ha dichiarato Vittorio Sgarbi nel corso del programma filo-salviniano Stasera Italia nel corso di una puntata dedicata all'esaltazione di quei populisti che spendono più di quanto hanno in tasca perché l'importante sono i voti e non il futuro della nazione (non a caso Salvini ha i suoi risparmi in Lussemburgo, mica nel Paese che usa come parco giochi per investire altro denaro all'estero).
Ed è così che allo spettatore leghista si è detto che delinquere è cosa buona e giusta. Si è detto che fa benissimo chi si intasca soldi mentre si fa pagare i servizi dagli altri. Si è sfottuto il lavoratore che paga le imposte in busta paga e che dovrà pagare scuole ed ospedali a quai ricchi imprenditori che fanno nero per pagarsi macchine sportive e personale di servizio.
Non meno grave è anche come si sia aderito all'ideologia di Salvini e della Meloni, per la quale il termine "patriota" può essere usato a casaccio, anche per indicare colui che cerca profitto a danno degli altri senza contribuire minimamente al bene comune.
In una nazione decente, simili affermazioni rientrerebbero nel reato di istigazione a delinquere. Nell'Italia salviniana, delinquere è ritenuto patriottismo.
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