Umbria. La curia è contro di lui, Salvini invoca l'aiuto politico del "family day" di Gandolfini


Da qualche tempo Matteo Salvini pare divertirsi un mondo a leccare crocefissi e ad invocare santi a caso nella speranza di poter ottenere consensi grazie al suo proclamarsi come il "vero cristiano" leghista che schiaccerà gli infedeli dalla sacra terra padana. Ma quelle pagliacciate non paiono aver convinto il cardinal Bassetti, arcivescovo di Perugia e numero uno della Cei, che insieme ai francescani fa il tifo per la coalizione civica appoggiata da Pd e M5s candidata alle regionali.
Davanti a quelli smacco, Salvini ha invicato l'aiuto del fondamentalismo organizzato del "Family Day" di Massimo Gandolfini. Facendo ricorso alla più becera omofobia, dichiara: «Qui c'è il paradosso della Chiesa che porta acqua al mulino dello schieramento che vuole l'eutanasia e le adozioni gay. Di santi, da queste parti, ce ne sono tanti. Dall'alto dei cieli, guardano sia noi che non contiamo niente sia le attuali gerarchie ecclesiastiche».

Ad indicare come Salvini se senta minacciato dalle urne è il suo andare di comizio in comizio a promettere che se vincerà le elezioni, si trasferirà a vivere in Unbria (si, sotto il Po anche se quello era il confine che poneva solo pochi anni fa).
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