Ancora sessismo su Libero: ora irridono le donne per difendere glia assorbenti tassati come bene di lusso
Nell'Italia leghista, tutto diventa un pretesto per fare polemiche e per fomentare odio sociale. Ed è così che Libero se ne esce con un articolo di raro sessimo in cui i promotori della sottomissione femminile pretesa dall'isterico Pillon se ne escono scrivendo:
Premesso che Faltri ritiene che le necessità femminili siano un'assurda «pretesa» dato che lui non compra assorbenti e non ha problemi con il fatto che Salvini abbia approvato leggi per cui la tesse sui prodotti di prima necessità femminile sono più tassati dei tartufi, pare concorrenza a Lercio un articolo che esordisce affermando:
Forse il ciclo di Giuseppe Conte è destinato a finire. Quello delle signore no. Così il presidente del Consiglio si fa altre nemiche. Ogni ventotto giorni.
Appellandosi a battutine sessiste riprese anche da un titolo in cui pare si voglia sostenere che le donne siano scatenate perché ritenute isteriche e che le necessità degli altri debbano sempre essere ritenute «pretese» ingiustificabili, la difesa di Libero verso la tassazione degli assorbenti come prodotti di lusso li porta ad inveire contro la Boldrini perché odiata dal loro amato Salvini e perché donna. Eppure non sembrava così irragionevole proponesse di ridurre al 10% l’IVA su assorbenti e prodotti igienici femminili di prima necessità.
Tra insulti e banalizzazioni di problemi molto seri, l'articolo pare provarle tutte per ridicolizzare i bisogni delle donne. Ad esempio, scrivono:
La commissione Finanze della Camera ha cassato circa 300 emendamenti sugli oltre 900 totali. Tra i bocciati c’è anche la misura “tampone”. Manca la copertura per offrire una agevolazione alle donne con le loro cose. Comprensibile in questo caso il nervosismo. La Ta(mpa)x free resta un’illusione.
Ed ancora, proponendo giochi di parole infantili, i signori di Libero scrivono pure che «resta l’ipotesi che la proposta possa essere inserita in un maxiemendamento assorbente le principali richieste della maggioranza» anche se il ministro Gualtieri «si trova a gestire un flusso abbondante di proposte di modifica, molte delle quali arrivate da Pd e M5s». Ed il leghista ride pensando ai flussi e ai tamponi. Ride, ride sguaiatamente.