La Lega torna a cavalcare il razzismo come fonte di profitto elettorale
Sesto San Giovanni è nata come quartiere dormitorio per i migranti che arrivavano dal sud in cerca di lavoro alla Falk o Breda. Pare dunque surreale che Silvia Sardone, moglie del sindaco forzista della cittadina lombarda, venga invitata dal Del Debbio e si metta a sbraitare che i neri ci «ci stanno invadendo».
Evidentemente intenzionata a raccattare i voti di razzisti neofascisti, la leghista strillava che lei non li vuole e che solo l'avvento del suo Salvini potrà garantire che si imponga con la forza la supremazia dei bianchi sui neri e degli eterosessuali sugli omosessuali. per lei tutto è scontro e tutto deve mirare a non dare nulla al popolo in virtù di come lei speri di sfamare l'odio razziale promettendo che con lei gli altri staranno peggio.
Più preoccupante è il passaggio in cui la leghista ha sbraitato come una indemaniata che gli immigrati fonderanno un partito e che lei vuole impedirlo. Peccato che un partito possa essere fondato solo da italiani e impedire che il popolo possa votare persone a lei sgradite si chiama dittatura. Ma lei spera che tanti razzisti e tanti nazifascisti gradiscano una donna che minaccia l'esistenza stessa di intere comunità promettendo che li imporrà la supremazia di una etnia sulle altre manco volesse scimmiottare le teorie di Hitler.
Nata e cresciuta grazie ad una dialettica costantemente razzista che mira a cavalcare semplicismi aberranti nella speranza di poter ottenere profitto dalla persecuzione altrui, la signora scriveva:
Il populismo di quel testo è emblematico di una politica fatta di slogan in cui tutto viene detto senza a fini elettorali senza tener conto della realtà. La signora Sardone non spiega che Salvini ha creato migliaia di clandestino o che impedire la regolarizzazione significa consegnare quelle persone alla criminalità. Usa dati decontestualizzati per giurare che i migranti sarebbero tutti malviventi, ignorando che la loro permanenza in carcere derivi anche dall'evidenza di come ormai nessun italiano che può permettersi un buon avvocato finisca dietro le sbarre. Lei stessa ne è emblema, dato che il suo partito ha rubato 49 milioni di euro e non ha avuto alcuna conseguenza, ottenendo una rateizzazione di quasi cent'anni.
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