Lorenzo Fontana dice di non vedere cori razzisti perché impegnato a preoccuparsi dei cristiani nel mondo
L'ex ministro leghista Lorenzo Fontana dice che la Commissione Segre serve per colpire ideologicamente la Lega, spiegando come il suo "prima gli italiani" preveda che chi abita in Africa debba valere più di Balotelli o della senatrice vittima di antisemitismo.
Pare follia, ma tutto parte con un Fontana che ama il negazionismo e che, davanti ai fischi contro Balotelli da parte della sua amatissima Hellas Verona (che vanta una tra le tifoserie più razziste e xenofobe d’Italia), nega:
E se Fontana nega, Luca Castellini, in qualità di dirigente di Forza Nuova e capo ultrà dell’Hellas Verona scriveva:
Pare anche difficile che Fontana ne fosse all'oscuro, dato che i sue sono amici e collaboratori. Qui li vediamo al loro Verona Etero Pride del 2015 organizzato dai camerata neofascisti per vantarsi di quanto a loro piaccia la gnocca:
Termini simili non paiono giustificare un ex ministro che giura di non vedere razzismo, ancor più se a firmare quei messaggi sono personaggi politica,mente molto vicini al leghista. Ed è solo dopo aver sostenuto che lui se ne sbatte del razzismo contro un italiano come Balotelli che Fontana se n'è andato da Maurizio Belpietro a sbraitare che la Commissione Segre Verona «sarà solo un’arma di lotta politica». La Lega si era astenuta in Aula dicendo che a loro preoccupazione fosse solo per la «persecuzione dei cristiani nel resto del Mondo» e non certo per una sopravvissuta ad Auschwitz che ancor oggi riceve 2000 messaggi d'odio al giorno.
Ed infatti il senatore Fontana se ne esce dicendo che lui «non sento mai parlare – a proposito di odio – dei 300 milioni di cristiani perseguitati nel mondo». Insomma, lui dice che non vuole persone islamiche mentre afferma che si debba imporre agli islamici l'obbligo di volere persone che si definiscono cristiane, negando che il suo vergognoso atteggiamento sia proprio quello che critica se attuato da altri.