Secondo il leghista, in democrazia non si può manifestare contro chi semina odio per invocare pieni poteri

In un Paese civile non avremmo un leader che deride i dissidenti con fotografie di gattini, non avremmo l'opposizione che monopolizza l'informazione presenziando ogni singolo programma televisivo e non assisteremmo ad un Mario Giordano che offre popcorn al suo padrone dicendo che presto l'Italia sarà sua e che potrà farne ciò che vuole.
Ma siamo in Italia, dove Salvini cita Belpietro per sostenere che la società civile dovrebbe ruotare attorno a lui e ai suoi tiramenti, sostenendo che i dissidenti non devono poter manifestare per ciò che vogliono. Tecnicamente sarebbe dittatura, ma è in un misto di vittimismo e di bullismo che il padano scrive:


Con buona pace per Salvini, in una democrazia chiunque può manifestare per qualunque ocsa. Ancor più se si tratta di patrioti che vogliono difendere l'Italia da chi la vorrebbe colonizzare ideologicamente invocando «pieni poteri» per sé stesso al pari di Mussolini.


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